Economia

Accesso al credito ancora difficile per le pmi liguri: -1% rispetto all’anno scorso, pesano le sofferenze bancarie

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Liguria. In Liguria il credito alle imprese resta un tasto dolente. Secondo gli ultimi dati Banca d’Italia e Infocamere, nel terzo trimestre 2014 i prestiti bancari in Liguria sono diminuiti dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2013: solo cinque regioni registrano un andamento negativo peggiore del nostro (Sicilia, Molise, Lazio, Lombardia e Calabria, che tocca il -2,9%), mentre ai primi tre posti, occupati da Piemonte, Abruzzo e Sardegna, la crescita è compresa tra il 3,2% e l’1,9%.

In Italia, dove il prestito medio per impresa supera i 180 mila euro (diminuito dello 0,2% in un anno), si distinguono i valori più alti in Lombardia (quasi 305 mila euro), Trentino Alto Adige (278 mila) ed Emilia Romagna (246 mila euro). Fanalini di coda Calabria, Molise e Basilicata, con valori medi addirittura inferiori agli 80 mila euro.

La Liguria, undicesima, a quota 147 mila euro per impresa, vede solo il proprio capoluogo superare la media regionale, avvicinandosi così a quella italiana: a Genova il valore medio dei prestiti sfiora i 175 mila euro (-2% in un anno). Seguono La Spezia (quasi 147 mila euro), che si distingue per una crescita annuale del 3,3%, Savona (con poco più di 131 mila euro a impresa, -0,6%) e Imperia (solo 78 mila euro, -1,3% sul 2013).

“Quello dell’accesso al credito è un duro scoglio che dobbiamo ancora superare, nonostante le ripetute richieste da parte nostra – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – è necessario che il sistema bancario, anche grazie ai recenti interventi della Bce, apra i rubinetti del credito e agevoli le condizioni di prestito anche nella nostra regione che, come evidenziano i dati, è ancora troppo indietro rispetto al resto d’Italia, anche per dinamiche locali: ora come non mai, soprattutto le micro e piccole imprese, che rappresentano la stragrande maggioranza delle attività produttive della Liguria, hanno bisogno di liquidità per rilanciare la propria economia”.

A incidere sulle difficoltà a ottenere prestiti dagli istituti di credito, l’andamento delle sofferenze bancarie in capo alle imprese: il loro peso sul totale dei prestiti al mondo imprenditoriale ha raggiunto, in Italia, il 15,5%, aumentando in un anno del 3,3%. In Liguria il peso delle sofferenze bancarie tocca il 12,6%: la nostra regione questa volta si posiziona al quarto posto dietro Trentino Alto Adige (7,4%), Valle d’Aosta (8,6%) e Lombardia (11,8%). A chiudere la classifica troviamo, ancora una volta, Molise (30,7%), Basilicata (27,3%) e Calabria (25,8%). A livello provinciale, il valore maggiore si registra alla Spezia (19,6%), seguito da Savona (14,7%), Imperia (13,5%) e Genova (10,5%). Valori frutto di una crescita annuale che non ha risparmiato alcuna provincia: al di sotto della media regionale del 2,9% si trovano le province della Spezia e di Savona, dove il peso delle sofferenze in un anno è cresciuto, rispettivamente, dell’1,8% e del 2,4%. A Genova l’aumento è stato del 3,1%, mentre a Imperia si registra la crescita maggiore, addirittura del 3,8%.

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