Genova. Amt ha segnalato alla commissione di garanzia per gli scioperi i fatti relativi allo sciopero dello straordinario messo in atto dai lavoratori sabato 6 dicembre e i ‘controlli di sicurezza’ che in queste settimane hanno portato a un ritardo nelle uscite dei bus dalle rimesse cittadine denunciandoli come azioni sindacali. Ora, come previsto dalla legge 146 che regolamentare gli scioperi nel trasporto pubblico, la commissione ha avvertito i sindacati del trasporto pubblico genovese che dovranno fornire elementi a propria difesa.
Lo scorso anno per le cinque giornate di sciopero selvaggio Filt Cgil, Faisa Cisal, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno dovuto pagare una multa di 105 mila euro e ora rischiano un nuovo salasso.
“Siamo allibiti” dichiara Michele Monteforte, Filt Cgil a nome di tute le sigle. “In entrambi i casi – ribadisce il sindacalista – non si è trattato di un’azione sindacale. Per quanto riguarda lo straordinario, è stata evidentemente una scelta autonoma dei lavoratori che scelgono nei tempi e nelle modalità prestabilite di iscriversi o no nella lista per i turni straordinari. E’ chiaro che l’atteggiamento dell’azienda che ha disdetto unilateralmente i contratti integrativi può aver fatto passare la voglia ai lavoratori di essere collaborativi svolgendo lavoro straordinario”.
Anche i controlli sui mezzi, eseguiti in queste settimane a rotazione nelle diverse rimesse, rappresentano “uno strumento ordinario”: “Sono normali controlli per la sicurezza degli autisti e soprattutto dei passeggeri, ancor più necessari vista la situazione del parco mezzi Amt come hanno dimostrato i numerosi incidenti con mezzi fermi o che hanno addirittura preso fuoco e che possono mettere a rischio l’incolumità degli utenti. Nella nostra difesa davanti alla commissione allegheremo anche le foto che documentano tutti i mezzi che hanno avuto guasti in questi ultimi mesi”.