Genova.“Okaka? Guai a chi me lo tocca. Gioca bene, perché non ha il fiato sul collo. Balotelli è stato massacrato dai media. E non ha avuto chi lo proteggeva. Se facesse un bagno di umiltà, e venisse in una squadra minore come la Samp, tornerebbe a giocare sereno”.
No, quella del presidente Massimo Ferrero non è una dichiarazione di intenti: Mario Balotelli, almeno per il momento, non lo vedremo certo alla Sampdoria. Basta considerare le cifre del suo ingaggio per spegnere all’istante qualsiasi sogno.
Più semplicemente, Ferrero, nell’intervista rilasciata ad un settimanale, torna ad esaltare un ambiente vincente e carico a mille e anche per questo sereno. A questo si aggiunge anche il regalo del presidente a giocatori e tifosi: “porterò – ha spiegato – la squadra da Papa Francesco per la benedizione”.
Se occorre tracciare un bilancio dei primi mesi blucerchiati di Ferrero il saldo è certamente positivo. I nodi vengono al pettine fuori dal campo. “Ho pagatola Sampdoria tra 60 e 70 milioni, vorrei portare investimenti a Genova per 100 milioni, ma mi ostacolano: ho proposto lo stadio del mare e apriti cielo”.
Un problema di cui si parla ormai da anni e che fa il paio con il calo senza sosta degli spettatori. “Ho la mia ricetta – ha concluso Ferrero – per riportare le famiglie allo stadio. Gli steward, che io pago 800 mila euro all’anno, devono diventare guardie di sicurezza. Se qualcuno fa casino, si deve poter rinchiudere nelle stanze di sicurezza. Tutti gli stadi d’Europa ne sono forniti. Noi no”.