Cronaca

Rischio idrogeologico, tavolo per reinsediamento attività. Legambiente: “Genova tra le più critiche, adesso concretezza”

alluvione genova 15 novembre

Genova. Un tavolo operativo per affrontare in modo concreto il problema del rischio idrogeologico. È stata la proposta presentata dal vicesindaco di Genova Bernini durante l’incontro di presentazione del documento “Delocalizzare e reinsediare i beni esposti a rischio idrogeologico”, organizzato in Municipio Bassa Val Bisagno da Legambiente Liguria. Un documento sviluppato da Legambiente e condiviso con Ance Giovani Genova, Ordine ligure dei Geologi, Ordine degli Architetti di Genova, CNA Genova, Ascom-Confcommercio, Confesercenti che ha visto gli importanti contributi e l’apprezzamento dei rappresentanti dei Municipi che si affacciano sul torrente Bisagno.

Una proposta che rimane aperta alle riflessioni di tutti i soggetti interessati e che vede la conferma dell’impegno della struttura di governo #Italiasicura con la possibilità di uno stanziamento di risorse, come previsto dallo stesso Sblocca Italia sul tema delle delocalizzazioni.
“La situazione genovese è una delle più critiche a livello nazionale – sottolinea Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – ed è per questo che come Legambiente abbiamo proposto un impegno un percorso nuovo, su cui chiediamo il contributo e la partecipazione di tutti, per mettere in campo interventi innovativi rispetto al passato”.

Il problema del rischio nella città di Genova si deve affrontare con una pluralità di interventi, non sono sufficienti gli strumenti di ingegneria idraulica nei tratti urbani dei corsi d’acqua, ma occorre una corretta gestione di tutto il bacino idrografico, interventi di prevenzione non strutturale per convivere con il rischio e una nuova politica urbanistica, dove si inseriscono anche le delocalizzazioni ed il reinsediamento delle attività.

“Tutti i soggetti che si sono succeduti durante il dibattito hanno confermato l’importanza e l’urgenza di affrontare questi temi e l’opportunità di metterli in pratica – conclude Grammatico – con la consapevolezza della difficoltà di questo percorso. La prossima convocazione del tavolo operativo da parte del Comune dovrà mettere al centro i nodi da sciogliere e trovare le soluzioni anche dal punta di vista normativo, economico e pianificatorio per dargli concretezza”.

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