Rapallo e il “muro di cabine”: in conferenza deliberante raccolte le osservazioni del Comitato Spiagge Libere

muro cabine rapallo

Rapallo. Si è svolta ieri mattina presso la sede della Regione Liguria la Conferenza Deliberante per decidere in modo definitivo la nuova sistemazione degli stabilimenti balneari sul litorale marittimo di Rapallo. Presente, oltre a Comune e Regione Liguria, una nutrita delegazione di gestori di stabilimenti balneari, un rappresentante del Comitato Spiagge Libere e il sottoscritto, Roberto Mattioli invitato espressamente dal Comune in quanto unico presente come rappresentante dei cittadini alla precedente conferenza del 7 ottobre e sopratutto per aver presentato delle specifiche osservazioni al riguardo.

“La novità più importante e che assume un rilievo assoluto in quanto proposta dai cittadini è che la mia osservazione fatta relativamente allo stabilimento sito sul Lungomare Vittorio Veneto in corrispondenza della Rotonda Marconi (dove in pratica la situazione del muro di cabine in base ai progetti presentati rimaneva identica allo scorso anno) è stata accolta dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Genova.
Con un termine “prescrittivo” ossia vincolante , infatti la Soprintendenza impone allo stabilimento in questione l’apertura di ampi spazi di visuale con la richiesta di spostare le cabine sui pontili. Aperture che dovranno essere concordate con il Comune di Rapallo prima dell’ inizio della stagione estiva. Di fatto si richiede di adottare la stessa soluzione applicata sulla Via Avenaggi dove uno degli stabilimenti balneari ha progettato di aprire uno spazio visivo di 19 metri con il conseguente spostamento delle cabine sui pontili”, dichiara Roberto Mattioli.

Con questo ultimo provvedimento ci si avvicina ad esaudire la richiesta di 1300 cittadini che la scorsa estate avevano firmato chiedendo di risistemare le cabine edificati lungo il fronte strada del litorale in modo da permettere la visibilita’ del mare come le normative regionali e nazionali in vigore sulle aree demaniali marittime impongono.

“Rimane tutto da decidere e occorrerrà la convocazione di una conferenza apposita per l’altro bagno della Via Avenaggi che non risulta aver presentato ancora i progetti di variazione e che deve inoltre procedere con urgenza alla demolizione di una parte in muratura abusiva e non sanabile. Da evidenziare anche la situazione dei Bagni Porticciolo di proprietà comunale per i quali mancano ancora i progetti di riqualificazione definitiva e che vede paradossalmente lo stesso Comune tutt’ora inadempiente. Aspettiamo ora di avere il verbale scritto della conferenza deliberante così da poter finalmente avere scritta nera su bianco la definitiva sistemazione degli stabilimenti balneari e sopratutto la nuova sistemazione delle cabine presenti sul lungomare”.

“Sul caso delle spiagge rapallesi la partecipazione e l’impegno attivo dei cittadini ha rappresentato un elemento strategico per la nostra città e una scommessa molto positiva per tutti noi. In questo caso si è trattato della mobilitazione di centinaia di persone che firmando hanno voluto dare un segnale e che si sono date da fare per organizzare manifestazioni e controinformazione rafforzando il senso di democrazia dal basso. Una novità per Rapallo, città da sempre amministrata dal palazzo e distante dai cittadini, un vero passo avanti che riguarda tutti e non solo la situazione spiagge”, dichiara Andrea Carannante, Pcl Rapallo e membro del Comitato.

“Libertà è partecipazione, diceva Giorgio Gaber, ed effettivamente la partecipazione è un valore molto importante per i nostri cittadini, un’esperienza che non solo merita di essere salvaguardata, ma sostenuta con la prosecuzione dell’esperienza del Comitato”, conclude.

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