Genova. Circa un migliaio di lavoratori delle Province liguri, preoccupati per il futuro, hanno dato vita a un corteo per le vie del centro di Genova e hanno espresso in consiglio regionale la rabbia rispetto alle norme previste dalla legge di stabilità “che prevede tagli fino al 50% del personale delle province e del 30% alle città metropolitana che si ritroverà quindi a operare con una dotazione organica estremamente ridotta rispetto all’attuale già fortemente carente a causa del decennale blocco del turn over”.
Il presidente della Regione Claudio Burlando ha detto ai lavoratori delle province e delle ditte in appalto che le decisioni sui tagli sono del governo e che è necessario fare fronte comune fra enti locali e lavoratori nei confronti delle decisioni dell’esecutivo. Lo hanno riferito i portavoce dei lavoratori dopo l’incontro in consiglio regionale.
Il governatore ha aggiunto che il milione stanziato dalla giunta per il riordino delle province dovrà essere integrato con altre risorse, hanno riferito, spiegando di avere detto al presidente della regione di “iniziare a tagliare stipendi e vitalizi degli amministratori per fare fronte a questi tagli”.