Genova. Massimiliano Tovo, segretario regionale del Centro Democratico e candidato alle primarie del Centrosinistra, reduce in questo fine settimana da una tournée nel Tigullio e nel suo immediato entroterra, ha denunciato le difficoltà di un territorio segnato profondamente dalla crisi economica e dalle calamità naturali, presentando i punti del suo “programma costituzionale” che potrebbero essere adottati per il rilancio.
“La costa e l’entroterra tigullino sono purtroppo accomunate da fattori come il depauperamento socioeconomico e il dissesto idrogeologico, che meritano nuove attenzioni lontane dalle promesse elettorali e soprattutto più credibili. Ho incontrato diversi cittadini e differenti realtà che hanno confermato un crescente disagio e una diffusa disaffezione politica, ma ho potuto anche constatare la voglia di reagire, di non arrendersi anche se in una percentuale minore. Comprendo questo stato non lo condanno ma lo giustifico. Serve una nuova stagione politica lontana da posizioni di convenienza, e pi vicina al territorio. Val d’Aveto, Val Fontanabuona sono interessate da una crisi economica senza precedenti: turismo, commercio, artigianato, servizi pubblici indicano un punto di non ritorno. Abbandonare queste realtà alla loro criticità significa non investire anche sul futuro del Tigullio, soprattutto in termini di dissesto idrogeologico. Non si può intervenire esclusivamente a fronte dei danni alluvionali, serve un nuovo processo culturale in grado di investire sulla prevenzione”, spiega.
Le calamità naturali hanno evidenziato in questi ultimi anni la fragilità di un territorio, come la Fonatabuona, “che rischia di rimanere isolato se non seguiranno azioni mirate! Servono interventi urgenti, un piano strategico per il rilancio e la valorizzazione di questa importante area produttiva. Occorre assicurare a questo territorio un impianto infrastrutturale adeguato, per questo motivo il Tunnel della Fontanabuona è un’opera di priorità assoluta: senza questo provvedimento nessuno potrà assicurare né la ripresa né un futuro migliore, ma solo un veloce e inarrestabile declino. Chi poteva e doveva agire in tempi non sospetti evidentemente non ha operato nell’interesse del territorio, e sono per me irresponsabilità gravissime”.
Per Tovo non c’è tempo da perdere. “Si deve agire su due fronti contestuali: primo sul Governo per far inserire il Tunnel della Fontanabuona nel piano Sblocca Italia, secondo individuare i fondi Fas, al fine di reperire velocemente le risorse economiche che servono per la realizzazione del progetto esecutivo. Il tunnel della Fontanabuona è un’infrastruttura essenziale attesa da tutti, dalle istituzioni locali, alle imprese e cittadini, un’opera che non ha incontrato nessuna opposizione; è assurdo oggi essere ancora qui a parlarne, dovrebbero essere già iniziati i lavori, se non addirittura terminati. Nel frattempo il territorio soffre e attraversa una delle fasi storiche più difficili. È tempo di scelte obiettive! Non potrà esistere da parte mia un Centrosinistra che non sia in grado di assicurare tempi certi per l’avvio di questa opera. Il tunnel della Fontanabuona? Adesso. In questo caso la pazienza non è la virtù di chi ha tempo da perdere”, conclude.