Sestri Levante. “Il Tigullio e il Levante rappresentano una delle sfide progettuali più interessanti dei prossimi anni perché, accanto a territori dove la rotta è in larga misura tracciata, ci sono territori, tra i quali appunto il Tigullio, dove invece c’è la fortissima esigenza di nuovi orizzonti”. Con queste parole Raffaella Paita, candidata alle primarie del centro sinistra per la presidenza della Regione Liguria, introduce il suo progetto per il Tigullio e il Levante in una partecipatissima iniziativa presso l’Hotel Grande Albergo di Sestri levante, dove erano presenti anche il senatore Vito Vattuone e molti sindaci ed amministratori del territorio.
“Abbiamo avviato un percorso, concretizzando un’idea lanciata da tempo della necessità di un vero e proprio Piano Strategico per il Tigullio, che abbiamo costruito attraverso un confronto continuo con sindaci e amministratori del territorio, e che traccia una nuova missione per il Tigullio e il Levante da realizzare insieme con le tante forze vive di questa zona così bella e promettente”, spiega Paita
“Le linee guida che continueremo ad approfondire sono chiare – continua – dare un futuro alla tradizione del lavoro, – il riferimento è la realtà Fincantieri e Riva Trigoso – investendo in ricerca ed innovazione, valorizzando un grande patrimonio di professionalità e competenze. Dar vita ad un protocollo d’intesa per lo sviluppo di un polo tecnologico all’avanguardia, un distretto tigullino che sostenga le imprese esistenti e favorisca l’avvio di start up ad alta vocazione tecnologica. E poi sostenere il commercio e l’artigianato locali, una grande ricchezza sia nei borghi costieri che nell’entroterra”.
“Il mio progetto – conclude Raffaella Paita -punta inoltre sulla creazione di un’identità turistica del Tigullio da trasformare in brand riconoscibile ed attrattivo, volano di sviluppo economico, che tenga assieme, per citare alcuni punti, la ricettività di Santa Margherita, il tessuto commerciale di Chiavari, l’ardesia della Fontanabuona, la bellezza del paesaggio di Camogli e della Baia del silenzio. Qui ci sono le braccia e le menti per dar vita ad una piano armonioso e dedicato, che in un’ottica strategica unitaria e forte, assieme ad adeguate infrastrutture, collegamenti logistici, alla lotta al dissesto e la tutela dell’ambiente, possano fare di questa zona un fiore all’occhiello della nostra regione”.