Genova. Le Dogane di Genova triplicano. Da oggi cessa di esistere l’Ufficio di Genova e nascono gli Uffici “Genova 1”, “Genova 2” e “Rivalta Scrivia – Retroporto di Genova”. La riforma, varata dall’Agenzia delle Dogane, è stata comunicata al Comitato portuale dal presidente dell’Autorità portuale Luigi Merlo, che a nome di tutti i componenti ha augurato “buon lavoro alle nuove strutture e ai nuovi vertici”. L’operazione è contestuale al rafforzamento dell’Agenzia con 60 unità in arrivo da Regione, Comune e Provincia e ha come obiettivo un nuovo modello di organizzazione che risponda in maniera ancor più efficace alle esigenze dello sdoganamento delle merci. Il primo anno di attività sarà considerato di sperimentazione.
Il territorio cittadino, quindi le aree portuali, sarà diviso in due aree, il cui “confine” è costituito dal torrente Polcevera. In questo modo l’aumento di produttività per lo svolgimento delle pratiche legate al porto sarà omogeneo e simmetrico. L’Ufficio “Genova 1” ha competenza dall’area delle Riparazioni fino al terminal Messina, l’Ufficio “Genova 2” ha competenza dall’area dello stabilimento Ilva sino a Voltri (compreso quindi l’aeroporto); entrambi gli uffici avranno competenza sull’intero territorio provinciale, suddiviso sempre dal “confine” del Polcevera.
Le sedi delle due direzioni sono collocate nell’edificio di Santa Limbania in via Rubattino, l’Ufficio antifrode troverà invece nuova sede presso il piano terra della Palazzina delle Arti Marinaresche a Voltri. Il nuovo Ufficio di “Rivalta Scrivia – Retroporto di Genova” si occuperà di un territorio vasto che fino a oggi era affidato all’Ufficio di Genova e ha tra l’altro l’obiettivo di rispondere in maniera più adeguata all’integrazione doganale tra il porto e una realtà retro portuale di primario riferimento.
Claudio Tucci, Manuela Tealdo e Franco Monteverdi, nuovi direttori rispettivamente degli Uffici “Genova 1”, “Genova 2” e “Rivalta”, hanno preso parte ai lavori del comitato portuale di oggi. “Questo è un passaggio molto importante e strategico – ha detto Merlo nel salutare i nuovi vertici –, che contribuirà ulteriormente all’efficienza e alla funzionalità delle dogane”. In particolare, sono previste sin d’ora nuove procedure per programmare le visite ispettive sia nei terminal sia nell’intero ambito doganale.
Nella stessa seduta del comitato portuale è stata approvata, a valle di una lunga procedura di verifica, l’autorizzazione al sub ingresso parziale di “Industrie Rebora” a “Terminal Rinfuse” in circa 27 mila metri quadrate di area scoperta su Ponte Idroscalo ponente. L’autorizzazione, su richiesta di “Terminal Rinfuse” è avvenuta in applicazione dell’articolo 46 del Codice di Navigazione.