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Pallanuoto, World League: l’Italia rimonta 4 reti di svantaggio e piega il Montenegro ai rigori

Tempesti-2
Foto d'archivio

Recco. L’Italia guidata da Alessandro Campagna non aveva mai vinto in Montenegro. Ci riesce a Budva, seppur ai tiri di rigori, imponendosi per 15 a 13 dopo l’11-11 dei regolamentari acciuffato da Ivovic a 11 secondi dalla fine. Per il Settebello vicecampione olimpico e bronzo europeo un’altra prova di maturità, crescita e cattiveria agonistica. Per gli Azzurri è il secondo successo in altrettante partite di World League dopo il 15-9 sulla Francia ad Aix en Provence del 18 novembre scorso.

“Sotto 5-1 è cambiata la partita – spiega Campagna -. Ho chiamato time-out è detto chiaramente ai ragazzi che non potevamo continuare a giocare senza personalità e disciplina. In quel modo avremmo potuto anche perdere con dieci gol di scarto. I ragazzi hanno reagito immediatamente. Ci hanno messo cuore e carattere. Hanno alzato i ritmi, velocizzato il fraseggio, mosso di più il pallone e nuotato meglio. E’ stata una risposta veemente, che ha abbassato la qualità del Montenegro costretta ad inseguire sul 9-7 un nostro parziale di 8-2. Avremmo meritato di vincere nei tempi regolamentari. Il gruppo ha dimostrato di poter gestire ritmi vertiginosi e di sapersi imporre anche in ambienti difficili e contro squadre molto forti come il Montenegro. Queste sono le partite che cementano il gruppo, innalzano la qualità, accrescono esperienza e alimentano la fiducia per proseguire un percorso di crescita che si sta rivelando importante”.

La cronaca. L’Italia parte in pressing e neutralizza la prima superiorità numerica e tiro diretto. Poi subisce un’entrata senza danni al centro e colpisce due legni. Baraldi si dà da fare ai due metri per aprire spazi e gli Azzurri passano col mancino Gallo a 3’14″ con un tiro diretto. Il pari di Cuckovic al secondo tentativo con l’uomo in più (4’49″) apre un lungo break montenegrino con la girata ai due metri di Murisic (6’52″), le superiorità numeriche trasformate da Saric (7’53″) e Jokic (0’57″ del secondo tempo) e il tiro diretto di Murisic (2’17″). Nel frattempo gli italiani falliscono tre superiorità numeriche, una persino doppia, sbagliando in due occasioni il palleggio.

Sotto 5 a 1 Campagna chiama a raccolta i suoi e striglia la squadra. Per incanto il Settebello comincia a giocare. Stringe in difesa e incide in attacco con maggiore velocità, pulizia dei passaggi e precisione al tiro. L’Italia pareggia in 2 minuti e 55 secondi effettivi coi gol in superiorità numerica di Figlioli e Gallo, la beduina di Baraldi e un’azione veloce coordinata da Tempesti e Gallo e finalizzata da Figlioli (5-5 al 7°). Nell’ultimo possesso manovrato del Montenegro con l’uomo in più, però, Murisic segna il 6-5 con un tap-in su una difficile respinta di Tempesti non difesa bene e Giacoppo lascia la partita per limite di falli gravi.

L’inerzia però è cambiata. Gli Azzurri dettano i tempi di gioco, restano attaccati alla partita con aggressività e tornano in vantaggio con un rigore realizzato da Figlioli e propiziato da Baraldi su Jokic a 5’52″ per l’8-7. In precedenza Luongo con un tiro diretto (6-6 a 3’20″) e Fondelli con una boma (7-7 a 5’05″) avevano risposto al gol in più di Jokic (7-8 a 4’43″). Poi il Settebello fallisce la superiorità numerica del +2 che però arriva sull’asse Coppoli-Fondelli, bravissimo a girarsi con un movimento continuo dal controllo al tiro per il 9-7 a 7’58”. Parziale di 8 a 2 in poco meno di 11 minuti effettivi.

Pur giocando bene, però, l’Italia non chiude la partita che arriva ai secondi finali ancora in bilico con gli Azzurri avanti di 1 dopo i gol in sequenza di Paskovic con un discusso tiro dentro i cinque metri (8-9 a 0’29″), Figlioli in superiorità numerica (10-8 a 1’45″), Darko Brguljan (9-10 a 3’40) con una potente e precisa conclusione dal centro, Figlioli di potenza a (11-9 a 4’36″) ed un rigore di Ivovic (10-11 a 6’28″). Sul -1 Tempesti prima salva su Klikovac, poi il Montenegro schiaccia fuori una superiorità numerica, ma ad undici secondi dalla sirena ancora Ivovic acciuffa il pari con un tiro diretto. Il Settebello non ci sta e a 4 secondi dalla sirena gioca la superiorità numerica della vittoria con la veloce conclusione di Di Fulvio che si ferma sul palo.

I regolamentari terminano 11-11. Ai rigori ci pensa capitan Tempesti che para il primo tiro di Ivovic e il secondo di Darko Brguljan; Figlioli, Gallo, Luongo e Fondelli non sbagliano e rendono ininfluenti le segnature di Saric e Paskovic.

Il tabellino:
Montenegro – Italia 13-15
(Parziali: 3-1, 3-4, 1-4, 4-2) (t.r. 2-4)
Montenegro: Radic, Dra. Brguljan, Paskovic 1, Saveljic, Dar. Brguljan 1, Cuckovic 1, Saric 1, Ukropina, Ivovic 2, Murisic 3, Klikovac, Jokic 2, Lazovic. All. Perovic.
Italia: Tempesti, Di Fulvio F., Coppoli, Figlioli 5, Renzuto, Fondelli A. 2, Giacoppo, Gallo 2, Figari, Luongo S. 1, Bruni, Baraldi 1, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri: Buch (Esp) e Stavridis (Gre). Delegato Fina: Sostar (Srb).
Note. Superiorità numeriche: Montenegro 5/11, Italia 3/10. Usciti per limite di falli Giacoppo a 7’20″ del secondo tempo, Coppoli a 2’36″ e Figari a 7’05″ del quarto tempo.

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