Cronaca

“Basta ritardi e stop ai disagi”: la “lettera a Babbo Natale” dei pendolari liguri

trenitalia

Liguria. I pendolari liguri, dopo i tanti disagi subiti anche durante quest’anno che sta per finire, aggravati anche dalle critiche condizioni climatiche e dalle conseguenti esondazioni e frane, scrivono una simbolica lettera a Babbo Natale con tutte le richieste per il 2015.

“Vorremmo meno alluvioni, meno esondazioni di ruscelli neppure segnati sulle carte, meno frane che incombono sulle nostre linee, investimenti in linea, meno treni cargo che si guastano e ci fanno fare notte, meno S13 che ogni giorno ci fanno arrivare 10 minuti dopo al lavoro, meno R Trenord per Stradella che ogni giorno ci fanno arrivare 15 minuti dopo a casa, meno freddo d’inverno e meno caldo in estate nelle carrozze”, scrivono i pendolari del blog Genovamilanonewsletter.

La lista dei regali non si esaurisce e prosegue anche con punte ironiche. “Vorremmo meno impianti porte che si rompono, meno viaggiatori che si sentono male, meno evasori in treno, meno ladruncoli ai binari, meno psicopatici che perdono il lume, meno idioti, meno Dirigenti Movimento che concedono via libera ad una ALn con 15 persone a bordo fermando minuti in protezione un treno con 500 persone, meno attese alle protezioni di Centrale e nella galleria Principe-Brignole, meno partenze in ritardo per cause di processo industriale, il meno possibile di disagi durante i sei mesi di EXPO2015”.

“Speriamo inoltre che la Regione capisca che la nostra richiesta di rateizzazione degli abbonamenti, malgrado non espressa in forme eclatanti come cortei o picchetti, nasce da un fortissimo disagio sociale, disagio che necessita di una attenzione almeno pari a quella espressa dalla Regione a favore dei lavoratori delle aziende liguri di tpl su gomma – proseguono – la nostra richiesta di ricevere bonus per i ritardi e le cancellazioni subite è un diritto sacrosanto per i tanti disagi che abbiamo subito”.

Gli appelli sono anche lanciati al Mit, a Trenitalia e Rfi. “Possono sembrare tanti desideri, ma chiediamo solo una base minima per iniziare un nuovo anno di pendolarismo”, concludono.

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