Economia

Liguria, industria tra crisi e attesa: crescono chimica e meccanica, imprese artigiane in difficoltà

disoccupazione

Liguria. Ancora dati negativi dall’industria manifatturiera ligure, anche se il pessimismo delle imprese si attenua. Un terzo trimestre con l’economia che in Liguria non accenna a ripartire, certifica Unioncamere Liguria, anche se con qualche segnale incoraggiante.

I dati riferiti al terzo trimestre, si legge nel rapporto Unioncamere, non sono confortanti, in parte giustificati dal naturale “calo fisiologico” tipico del periodo estivo, mentre le aspettative per l’autunno si indirizzano verso una sostanziale stabilità, con segnali più incoraggianti provenienti dalle imprese più strutturate e in particolare dalle industrie meccaniche e da quelle alimentari, anche in funzione dell’arrivo delle festività natalizie. Da segnalare una lieve flessione degli ordini provenienti dal mercato estero, mentre il fatturato delle imprese esportatrici continua a rimanere di segno positivo.

L’andamento della produzione industriale registra ancora una variazione negativa pari allo 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (diventa +0,4% per le imprese con più di 10 addetti): perfettamente in linea con il dato nazionale, risulta invece in controtendenza rispetto all’area del Nord Ovest, dove nel complesso si è registrato un aumento di produzione pari all’1,3% (Piemonte +2,2%, Lombardia +1,2%).

Gli unici comparti in crescita sono quelli dell’industria chimica (+3,9%) e dell’industria meccanica e dei mezzi di trasporto (+1,7%). Situazione ancora difficoltosa per le imprese artigiane, che segnalano un calo pari al 2,9%.

Il fatturato registra un trend negativo sia per il totale delle imprese (-1,9%) che per quelle più strutturate (-1,2%): particolari difficoltà provengono dalle industrie alimentari (-3,6%). Le imprese esportatrici, da sempre importante traino per l’economia ligure, continuano a registrare un andamento positivo, +2,7%, anche se il fatturato delle imprese artigiane si sta ridimensionando (+1,5% per il totale delle imprese esportatrici, -0,5% per quelle più grandi): anche in questo caso il trend ligure rispecchia quello nazionale (+2,8%).

Il 50% degli operatori intervistati punta a mantenere inalterati nel quarto trimestre 2014 i volumi prodotti, il 26 % si aspetta un aumento della produzione mentre 1 impresa su 4 è sfiduciata. Il saldo tra aumento e diminuzione resta di segno positivo per il totale delle imprese (+1) e si rinforza per le imprese con oltre 10 addetti (+4) : particolare imput positivo proviene dalle industrie alimentari. Sostanzialmente stabile anche la previsione sugli ordinativi, con un saldo positivo (+15) tra chi si aspetta un aumento e chi una perdita. In leggero ridimensionamento l’aspettativa sul fronte degli ordini esteri, dove il 47% delle imprese esportatrici intervistate prevede stabilità.

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