Legge di stabilità, Doria e Burlando: “Cambiare subito verso su città metropolitana”

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Foto d'archivio

Genova. “Ho condiviso l’idea della Città Metropolitana e i presupposti della legge Del Rio, però il suo percorso di attuazione deve essere impostato in modo diverso”. Così ha premesso nel suo intervento il senatore Vito Vattuone, aggiungendo che sulle Province “c’è disponibilità da parte del Governo ed entro le 20 di oggi continueremo a presentare i nostri emendamenti in Senato, dopo aver già depositato quello di proroga dei
precari per un anno, un tempo adeguato per trovare soluzioni al problema (ma qualche precario in aula ha interrotto gridando “vogliamo
stabilizzazione, non proroghe”).

Poi sull’emendamento che dimezza il personale provinciale Vattuone ha aggiunto “non si può tagliare il 50% dei dipendenti, ci sono buone ragioni perché questo sia fermato e la questione è nazionale.” Alla situazione, ma anche all’esasperazione, di tutti i lavoratori “a tempo indeterminato, precari, degli appalti e delle società partecipate” ha dato voce Roberta Burroni, delegata Cgil della Provincia intervenuta anche a nome degli altri sindacati.

“Diciamo basta – ha detto – a nuovi tagli, che per la Liguria significano 37 milioni in meno per servizi essenziali come la manutenzione delle scuole o delle strade provinciali, le politiche del lavoro, la formazione, il trasporto pubblico, i monitoraggi e la prevenzione del dissesto idrogeologico, ma basta anche alle campagne denigratorie, generalizzate, indegne e dagli esiti distruttivi contro i lavoratori che sono sempre stati in prima linea nell’emergenza delle alluvioni e tutti i giorni sui propri posti di lavoro, con risorse sempre più ridotte, continuano a fornire servizi pubblici, spesso unici ed essenziali per il territorio e i cittadini”.

Lella Trotta, a nome delle segreterie confederali Cgil-Cisl-Uil ha detto “il Governo non può portare all’anarchia istituzionale il sistema delle Province e dei servizi erogati e non possiamo più attendere, rispetto alle funzioni attribuite alle Province, che arrivino soluzioni. Cgil-Cisl-Uil non lasceranno nulla d’intentato per tutelare i lavoratori e i cittadini”.

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