Regione. “Il voto del consiglio comunale di Genova sulla Gronda apre l’ennesima crisi che conferma il rischio di immobilismo per la città e per la Liguria. Ancora una volta la compagine di Governo della città subisce i dikat della ‘sinistra dei no'”. Raffaella Paita, assessore regionale alle Infrastrutture e candidata alle primarie del centrosinistra per le regionali, commenta così il licenziamento della delibera in commissione consiliare da parte dell'”anomala” maggioranza (Pd, Pdl, Gruppo misto, Udc e Lista Musso) e l’opposizione nella stessa aula di lista Doria, Federazione della sinistra, Sel e movimento 5 stelle. Il voto definitivo ad opera del consiglio comunale è previsto il prossimo 13 gennaio.
A Paita però “sorge spontaneo un interrogativo”.
“Mi chiedo come Sergio Cofferati intenda affrontare tali problematiche anche a fronte del voto di oggi, attraverso il quale mostrano di voler bloccare Genova – scrive in una nota, riferendosi alle forze che dovrebbero sostenere il suo antagonista Cofferati, in corsa anche lui per le primarie – Genova e la Liguria non possono aspettare. La sinistra riformista e il Pd hanno la responsabilità di guidare il processo di cambiamento e di crescita della nostra regione. Senza subire veti e ulteriori non scelte. Infine, ricordo che a gennaio ci sarà la conferenza dei servizi e non possiamo permetterci tentennamenti pena dare un assist ad Autostrade per investire altrove le nostre risorse”.
Ma è su Twitter l’affondo più incisivo: “Chi sostiene Cofferati vota contro la Gronda. Lui invece è favorevole. L’unico collante di quella candidatura è l’essere contro di me”.