Genova. E’ stato soprannominato il ladro delle camere ardenti, o ladro sciacallo, perché sorpreso a rubare nell’abitazione di una 86enne genovese deceduta il giorno prima, con il feretro ancora nella casa. Oltre ad avere su un foglietto altri indirizzi e nominativi di persone, due delle quali morte nei giorni scorsi.
Oggi, interrogato dal gip, Eusebio Galletti, 63 anni, si è giustificato dicendo di non riuscire ad arrivare alla fine del mese con la pensione minima.
Il 63enne è stato arrestato dopo aver razziato l’appartamento della 87enne, in cui era entrato calato dal tetto con delle cinghie. Aveva rubato, incurante della salma, una radio antica, alcune posate e un quadro in argento, vecchie cartoline, un orologio, una vecchia medaglia al lavoro del ’24, e persino alcune lettere d’amore che il marito le aveva spedito dal fronte durante la seconda guerra mondiale.
Quando i poliziotti lo hanno preso, grazie alla segnalazione degli inquilini insospettiti dai rumori, aveva ancora in mano due sacchi: uno con la refurtiva e uno con gli arnesi da scasso.