Genova. Quattro arresti, un ricercato e due denunce. E’ questo il bilancio delle indagini eseguite dalla compagnia San Martino dei carabinieri di Genova che ha portato a sgominare una gang dedita a furti e ricettazione.
Il capo della gang un cubano di 42 anni, aveva messo su un gruppo di giovani, di cui faceva parte il figlio 22 enne, tre giovani sudamericani e un cileno, che ha realizzato diversi colpi in varie zone della città, soprattutto furti in appartamento. Il sistema prediletto dalla banda era quello della duplicazione delle chiavi di casa dei proprietari, tutti conviventi con giovani cubane, che venivano derubati quando si trovavano fuori casa magari per una serata in discoteca insieme alle consorti. In un caso però il furto si è trasformato in rapina.
I fatti risalgono al 30 gennaio 2013 quando il furto in un appartamento in via Sapeto nel quartiere genovese di Borgoratti viene di fatto interrotto dall’arrivo della madre della vittima, allertata all’allarme elettronico partito dall’appartamento. La donna, di circa 60 anni, era stata spintonata e scaraventata a terra. Da questo episodio sono partite le indagini che hanno a scoprire altri episodi, come il furto sempre nel 2013 subito da un funzionario del ministero della Difesa, o quello in un centro di strumenti musicali a Sampierdarena.
Il capo della gang, detto ‘Papito’, arrestato per uno scippo in via Peschiera a Genova dalla polizia di Stato e sottoposto, a causa di diversi precedenti penali a una misura restrittiva in provincia di Imperia, nel frattempo ha lasciato l’Italia ed è tornato nel Paese d’origine. Oltre ai quattro arrestati, sono stati indagati anche un sudamericano che faceva il dj alla discoteca Estrella, accusato della ricettazione di strumenti musicali e una donna ecuadoriana.