Genova. Doveva scontare una pena di 8 anni di reclusione per aver violentato ripetutamente tra il 2003 e il 2007, i due nipotini di sette e otto anni, ma Enzo Lagomarsino, 60 anni, orologiaio di Cogorno, era sfuggito all’arresto prima della sentenza definiva rifugiandosi in Perù.
Dopo articolate indagini condotte dalla sezione catturandi del nucleo investigativo dei carabinieri di Genova, in collaborazione con il servizio per la cooperazione internazionale di Roma, il 60 enne, che si era trasferito in Sudamerica con la moglie cilena e aveva aperto un’attività on line di riparazione orologi, era stato individuato e catturato al confine tra Perù e Cile nel febbraio del 2013.
Ad accelerare la cattura era stato il fatto che proprio in Cile, ancora prima prima della sentenza di appello, si erano trasferiti la sorella della moglie con i bambini di cui Lagomarsino ha abusato. Le due sorelle avevano interrotto i rapporti dopo la denuncia da parte dei genitori dei piccoli perché la moglie dell’orologiaio aveva sempre creduto all’innocenza del marito. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Gabriella Dotto dell’allora Procura di Chiavari, erano partite quando, dopo anni di violenze, i bambini avevano trovato il coraggio di confidare ai genitori gli abusi subiti.
Nei giorni scorsi infine il provvedimento di estradizione è stato eseguito e Lagomarsino, che è arrivato ieri all’aeroporto di Roma Fiumicino, si trova ora detenuto nel carcere romano di Rebibbia.