Caos e costi esorbitanti, la Sanità privata ligure protesta per i corsi di aggiornamento: “A rischio lavoro e servizi”

Genova. Le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata e del sistema socio-sanitario, insieme alla Funzione Pubblica Cgil Genova, hanno dato vita a una protesta davanti alla sede del Consiglio Regionale in via D’Annunzio.

Da mesi, la FP Cgil chiede alla Regione un incontro per definire i dettagli dei corsi di formazione obbligatori riservati agli operatori impiegati nelle strutture genovesi e liguri. “Il termine di iscrizione è fissato per il 31 dicembre, ma il caos normativo e l’elevato costo dei corsi stessi sta causando non pochi disagi – spiega Davide Caracausa, FP Cgil – negli anni non è stato governato il settore e oggi la Regione chiede l’impegno a conseguire il titolo, ma si scarica sui lavoratori il costo del corso, quindi mediamente 1600 euro per mantenere il proprio posto di lavoro. Non è possibile che i costi ricadano sempre sui lavoratori”.

Ad oggi gli iscritti risultano 900 su quasi 2 mila aventi diritto. In mancanza del titolo di formazione, però, lavoratrici e lavoratori rischiano di essere licenziati dai gestori, con grave danno per i dipendenti e per l’utenza.

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