Cronaca

Alluvione, mancano fondi per le provinciali. Il grido di dolore della Fontanabuona: “All’entroterra neppure una briciola”

provinciale frana fontanabuona

Fontanabuona. “Nei giorni scorsi sono state snocciolate cifre in milioni di euro in arrivo da Roma, impiegate per eliminare rischi esondazione a Santa Margherita, Rapallo, Chiavari, ma all’entroterra neppure una briciola”. E’ il grido di dolore (e di allarme), lanciato dal Comitato Salviamo la Fontanabuona, territorio devastato dalle alluvioni, di quest’anno e dei precedenti, dopo l’annuncio di venerdì scorso sui 379 milioni di ItaliaSicura in arrivo per il dissesto di Genova e del Tigullio.

“Ricordiamo che in Fontanabuona non si riesce neppure a mettere a posto tutte le somme urgenze perché mancano i fondi ai comuni…- aggiunge il Comitato dalla sua pagina Facebook – Speriamo sia una svista, considerato che ci sono ancora ben 4 strade provinciali ancora chiuse”.

Il bilancio di Piero Fossati, commissario straordinario della Provincia ormai a fine mandato, parla chiaro: quasi un chilometro di strade interrotte e 21 strade provinciali dissestate per cui però mancano attualmente i fondi.

“Ci avevano assicurato che tutte le somme urgenze sarebbero state attivate con 15,5 milioni di euro – ha detto Fossati -, ora ci dicono che ne arriveranno la metà. Intanto tre milioni li stiamo già spendendo”.

Presto inizieranno i lavori sulla strada provinciale 35 dei Giovi, la 51 di Ceranesi, quella per il santuario della Madonna della Guardia e il tratto nel Comune di Casella e si stano ultimando i lavori sulla strada della Val d’Aveto e sulla provinciale 3 per Serra Riccò, ma 21 strade hanno “ancora bisogno di interventi urgenti”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.