Cronaca

Alluvione Genova, proroga solo su tasse comunali. Doria: “Concretamente impegnati, Governo segua nostro esempio”

alluvione genova 15 novembre

Genova. Le tasse comunali (Imu e Tasi) per imprese e cittadini genovesi colpiti dall’alluvione del 9 ottobre e del 15 novembre slitteranno al prossimo 28 febbraio. “Anche il governo nazionale avrebbe dovuto e dovrebbe prorogare il pagamento delle tasse agli alluvionati, come ha fatto il Comune di Genova”, ha commentato il sindaco Marco Doria, tornando al tema caldo di questi giorni, dopo la nuova doccia fredda sulla mancata proroga dei tributi statali che doveva arrivare con l’approvazione dell’emendamento alla legge di Stabilità e che, invece, è di fatto sparito. Il consiglio comunale pre natalizio ha dunque approvato la proroga con 33 voti favorevoli e un contrario, su 34 presenti. A favore Pd, Lista Doria, Sel, FdS, Udc, M5S, Forza Italia, Ncd, Lista Musso e Gruppo Misto. Astenuta la Lega Nord.

Il Comune ha istituito un fondo per ridurre il carico fiscale derivante dalle stesse imposte comunali e ha già stanziato a questo scopo 4 milioni, nonostante i mutui per 41 milioni per interventi urgenti sul territorio. Entro il 28 febbraio 2015 la Giunta adotterà un provvedimento per ridurre il carico delle imposte comunali a favore dei cittadini alluvionati, mediante ripartizione del fondo ai contribuenti danneggiati. Saranno inoltre valutate ulteriori dilazioni di pagamento in caso di accertata difficoltà, così come ribadito oggi in Consiglio.

Respinto un emendamento del M5S che chiedeva una proroga dei pagamenti fino al 30 giugno. “La giunta ha proposto anche un cambiamento, da noi non accettato, ad un nostro emendamento per consentire la rateizzazione del dovuto nei sei mesi successivi al 28 febbraio 2015, proponendo la produzione di documenti e relazioni per la richiesta di dilazione a nostro avviso troppo pesante per chi ancora ha i piedi nel fango”, hanno commentato i consiglieri 5 Stelle.

Doria ha infine respinto al mittente le accuse della minoranza che stamani ne ha chiesto le dimissioni. “Non si possono addebitare all’Amministrazione decisioni sbagliate del governo nazionale. Il Comune è concretamente impegnato per alleviare le condizioni di coloro che hanno subito alluvioni e frane, ha adottato decisioni difficili per il bilancio e ha esercitato un’azione verso il governo che è valsa, tra l’altro, a strappare l’impegno ad un finanziamento di circa 350 milioni per opere di messa in sicurezza dei torrenti. Non è vero che il Comune non ha alzato la voce con il Governo – ha ribadito Doria – in ogni occasione abbiamo chiesto la proroga: in Senato, al ministro Delrio, ovunque i contatti sono stati costanti, ma in questo momento era una questione in gran parte parlamentare. Non siamo stati ascoltati. Diciamolo, siamo in campagna elettorale”.

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