Genova. Alcuni sono rientrati a casa, ma sono ancora diversi i nuclei familiari che non hanno potuto fare rientro dopo i due eventi alluvionali che hanno duramente colpito Genova. L’argomento è stato oggetto di un’interrogazione del consigliere Guido Grillo, a cui ha risposto l’assessore ai Servizi Sociali, Emanuela Fracassi.
“80 cittadini sono stati evacuati durante la prima alluvione e 128 nella seconda. Un parte di queste persone sono rientrate nelle loro case perché le problematiche sono state risolte, ma altre no – spiega l’assessore – Con i nuclei seguiti dai servizi sociali abbiamo contatti, ma siamo più in difficoltà con quelli evacuati a seguito di danni causati da privati”. Non è quinti facile per il Comune riuscire a conoscere tutte le situazioni.
“Per quanto riguarda le misure adottate, le persone che non avevano possibilità di essere ospitati da amici o parenti sono stati alloggiati in albergo e abbiamo subito avviato il contributo per l’autonoma di sistemazione, individuando un bando e alloggi del mercato privato a costi calmierati – prosegue Fracassi – Per quanto riguarda il secondo evento alluvionale, ancora 17 nuclei familiari sono in albergo e oggi dopo il consiglio faremo una riunione con l’assessore Crivello per fare il punto”.
Intanto, ieri pomeriggio, nella sede del Municipio Ponente in piazza Gaggero, sono state consegnate le chiavi del loro nuovo appartamento a 4 famiglie di Fabbriche costrette, lo scorso novembre, ad abbandonare le proprie abitazioni che la furia del torrente Cerusa aveva reso inagibili.
Il consigliere Grillo ha chiesto anche ragguagli sugli appartamenti messi a disposizione da Arte. “Pochissimi alloggi messi a disposizione per la graduatoria”, conclude Fracassi, che precisa quanto speso fino ad ora dal Comune rispetto al contributo per l’autonomia di sistemazione, cioè 55 mila euro.