Listino e modifiche allo statuto, è ancora bagarre in Regione. Minoranza esce dall’aula: “Arroganza vergognosa”

Regione. E’ ancora una volta bagarre e tra grida e sfottò la minoranza abbandona l’aula del Consiglio Regionale. Motivo del contendere la nuova legge elettorale e le modifiche allo statuto dell’ente. Scatta così la protesta, questa volta clamorosa.

“Il Pd e tutto il centro sinistra – spiega il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati – vuole aumentare il numero degli assessori regionali portandoli da 6 a 7 e non mettere un limite alla nomina degli assessori esterni. Il prossimo consiglio regionale si troverà così ad avere 13 nominati. Una vergogna. Oggi le esigenze elettorali del Pd stanno portando il partito di maggioranza a fare provvedimenti che possano garantire un ruolo politico, nel prossimo assetto di consiglio regionale, a quei partitini, sottobosco della politica di sinistra e anche di qualche frangia di centro destra, vedi Ncd”.

Un provvedimento che, spiega la minoranza, si aggiunge al mancato accordo sulla nuova legge elettorale:”Dopo non aver raggiunto l’accordo sull’eliminazione del listino, listino che a parole vorrebbero togliere tutti, oggi assistiamo ad uno scenario che vede una legge elettorale che consegnerà ai cittadini 6 nominati dalla politica, nominati dai partitucoli dell’1-2% che condizionano la maggioranza”.

Tra un “paraculi” e un “pensate a Belsito e alla Minetti”, in aula la maggioranza assieme ai consiglieri Rocca e Garibaldi ha continuato a votare sulle modifiche.

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