Genova. Si è detto dispiaciuto, ha ammesso l’omicidio, ma girava armato perché aveva paura. E’ quanto ha riferito al giudice, durante l’interrogatorio di convalida del fermo Stefen Roland Guerrero Anchundia, il 20enne accusato di avere ucciso domenica mattina fuori dalla discoteca Las Vegas, a Campi, il suo coetaneo e connazionale Pablo Francisco Macias Trivino.
“Mi dispiace per quello che è successo. Non volevo ammazzarlo. Avevo paura che mi potessero aggredire”. Guerrero, però, non ha saputo spiegare i motivi del litigio, né l’esatta dinamica della lite e dell’omicidio perché, ha detto “ero ubriaco, non ricordo esattamente come è andata”.
Poi ha fatto riferimento all’episodio di alcune settimane fa: “sotto casa mia era stato aggredito un mio amico di 17 anni. Quando ho sentito le urla sono sceso in strada e l’ho salvato, portandolo in casa mia. Loro me l’hanno giurata, mi hanno detto che me l’avrebbero fatta pagare. Per questo avevo paura e giravo con il coltello, ma non volevo ammazzare nessuno”.