Genova. Più di quattro pazienti su dieci colpiti da tumore della testa e del collo iniziano in Italia il trattamento con ritardo cioè dopo più di un mese dalla diagnosi istologica; nel 50% dei casi la radioterapia post operatoria inizia solo oltre le otto settimane dopo l’intervento chirurgico; infine, lo stadio clinico di malattia, indispensabile per la corretta scelta terapeutica, non è chiaramente riportato in cartella clinica.
Sono i risultati preliminari di due progetti, uno supportato dal Ministero della Salute italiano (surveillance of Rare cancers in ITAly – RITA) e l’altro supportato dalla Comunità Europea (Information network on rare cancers – RARECAREnet) e presentati al IV Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Cervico – Cefalica (AIOCC) che si svolge oggi a Genova.
“Si tratta di dati estremamente preoccupanti che riguardano anche una popolazione giovanile – afferma il Presidente AIOCC 2013-2015, Professor Renzo Corvò, ordinario di Radioterapia presso l’Università degli Studi di Genova e Direttore dell’Oncologia Radioterapica dell’IRCCS San Martino – IST di Genova. Essendo tumori a rapida progressione è importante agire quanto prima. Intervenire in tempi rapidi significa favorire la guarigione e definire correttamente lo stadio clinico della malattia favorisce la scelta del miglior trattamento possibile per i pazienti”.
“E’ un problema che si inquadra in quello più generale delle liste d’attesa, che porta circa la metà dei pazienti ad iniziare la terapia troppo tardi – aggiunge la Dottoressa Lisa Licitra, Responsabile Struttura Semplice Dipartimentale Oncologia Medica Tumori Testa & Collo, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Vice Presidente AIOCC – . La situazione cambia per altri tipi di neoplasie: basti pensare che, per il tumore del seno, questo accade solo nel 17 per cento delle pazienti”.
“L’appello che vogliamo lanciare oggi – dichiarano congiuntamente il Prof. Corvò e la Dott.ssa Licitra – è sensibilizzare le autorità sanitarie affinché tutti i pazienti colpiti da questa neoplasia inizino il trattamento più appropriato nel minor tempo possibile.”
Il carcinoma della testa e del collo è un tumore raro, di cui spesso le persone ignorano sintomi e fattori di rischio. Da questa neoplasia si può guarire, ma solo se presa in tempo. Purtroppo però, la maggior parte delle volte questo tumore viene invece diagnosticato in fase avanzata: e questo avviene perché il paziente stesso, il medico di base, il dentista, non hanno saputo riconoscere i sintomi della malattia e quindi diagnosticarla in modo tempestivo. I fattori di rischio principali dei tumori della testa e del collo sono l’abuso di alcolici, il fumo, comportamenti sessuali a rischio.
“L’appello che vogliamo lanciare oggi – dichiarano congiuntamente il Prof. Corvò e la Dott.ssa Licitra – è sensibilizzare le autorità sanitarie affinché tutti i pazienti colpiti da questa neoplasia inizino il trattamento più appropriato nel minor tempo possibile.”
Il carcinoma della testa e del collo è un tumore raro, di cui spesso le persone ignorano sintomi e fattori di rischio. Da questa neoplasia si può guarire, ma solo se presa in tempo. Purtroppo però, la maggior parte delle volte questo tumore viene invece diagnosticato in fase avanzata: e questo avviene perché il paziente stesso, il medico di base, il dentista, non hanno saputo riconoscere i sintomi della malattia e quindi diagnosticarla in modo tempestivo. I fattori di rischio principali dei tumori della testa e del collo sono l’abuso di alcolici, il fumo, comportamenti sessuali a rischio.