Genova. Ennesimo bus in fiamme a Genova, questa volta nel quartiere di Oregina. La vettura 5327 ha preso fuoco questa mattina presto, verso le 6, all’improvviso, e per motivi ancora da accertare. Di nuovo paura, ma, fortunatamente nessun ferito. Ignota al momento l’origine delle fiamme che in poco tempo hanno divorato completamente il mezzo, ma è facile immaginare le concause a monte.
“I soliti motivi, pochi uomini per la manutenzione e mal organizzati, per dirne uno”, commenta chi in Amt ci vive e lavora quotidianamente.
La memoria corre al maggio scorso: quattro autobus in fumo in meno di un mese. L’incendio a Sant’Eusebio, e dopo neanche una settimana il successivo, in via Mogadiscio. Con l’emergenza parco bus (vecchi) sbarcata in Aula Rossa a Tursi, interrogazioni alla giunta e relative polemiche. A fronte dei dati impietosi, 12 o 13 anni di media per bus, 5000 guasti al mese, 2500 vetture che ricevono soccorso dai meccanici delle rimesse, e la promessa di nuovi 50 bus dalla Regione, la giunta Doria aveva ammesso la “situazione problematica e grave” indicando due strade: intervento di Iveco per i difetti di produzione e installazione di nuovi sensori di sicurezza.
Oggi, però, è suonato il nuovo campanello d’allarme: il 5327, mezzo piccolo adatto per le linee collinari, è andato distrutto di nuovo dalle fiamme. “Tra l’altro una delle vetture di cui Amt ha più bisogno – sottolinea Michele Monteforte, Filt Cgil – di quelle piccole, che coprono 2-3 linee al giorno. Purtroppo, però, la manutenzione che abbiamo a disposizione non è in grado di stare dietro alla vetustità di questo parco mezzi”. Senza contare, poi, che i bus dalla Regione “non sono mai arrivati, e questo crea un chiaro pericolo per l’incolumità delle persone”, conclude Monteforte.