Genova. “Benvenuta Costa Diadema, benvenuta la nostra regina”. Poco prima delle 17.30 la bottiglia di jeroboam (3 litri) di spumante Ferrari Gran Cuvée Trentodoc, si è infranta contro la nuova ammiraglia di Costa Crociere, ormeggiata a Ponte dei Mille nella storica Stazione Marittima di Genova. Il battesimo è ora ufficiale, dopo la formula di rito pronunciata dalla madrina Carolina Miceli: “io ti do il nome Costa Diadema, che Dio benedica te, i tuoi passeggeri, il tuo equipaggio e ti faccia attraversare mari sempre tranquilli” e la risposta del comandante Massimo Garbarino: “in nome di Dio, madrina taglia!”. Grande applauso e una pioggia di paillettes dorate.
In attesa dello spettacolo di fuochi e luci, atteso per le 18.30, la festa di Costa Crociere e di Genova, sulle note di Zucchero, ha avuto inizio.
Genova celebra dunque la nuova ammiraglia, lunga più di 300 metri, 1.862 cabine per gli ospiti, per un investimento totale di 550 milioni di euro, con un giorno e una notte di festeggiamenti che proseguiranno poi a Savona, dove domani è attesa per l’inaugurazione del nuovo terminal Costa.
“Oggi abbiamo inaugurato il nuovo stabilimento Piaggio e la nuova Costa, la nave più grande d’Italia, due eventi diversi ma con una stessa analogia – ha ricordato il presidente della Regione Claudio Burlando durante la cerimonia del battesimo – la capacità di incrociare destini, due esempi di realtà che hanno saputo aprirsi al mondo. Le città che vivono sul mare sanno bene che non si può stare da soli. La giornata di oggi non concluderà certo la crisi – ha sottolineato poi il governatore – ma dà un segnale di apertura. Dobbiamo scrollarci di dosso questi anni di paura, e avere il coraggio di guardare al futuro, le nostre fabbriche lo sanno fare”, ha concluso.
Un momento molto positivo anche per il sindaco Marco Doria “per la società genovese che dà lavoro a tanti in questa città, perché costruita in un cantiere navale italiano e per il nostro porto capace di ospitare grandi navi mercantili e passeggeri. Da quando sono sindaco ho avuto più occasioni di dialogo con Costa, è un rapporto solido che deve consolidarsi sempre più”.
“Vento in poppa e mare piatto”, l’augurio dell’ingegnere Antonio Quintano direttore generale dello stabilimento Fincantieri di Marghera dove la nave è stata costruita, ringraziato dal comandante “per aver costruito questa regina dei mari”.
Poi la benedizione dell’Arcivescovo, Angelo Bagnasco: “Il signore Gesù sia con voi, l’apertura di nuove vie di comunicazione per unire le distanze, contribuisce all’incontro e alla solidarietà fraterna, come vuole il disegno di Dio”. Dal presidente Cei una parola di augurio, di gioia e di fiducia “per la Costa Crociere, a Genova particolarmente cara, ma anche per l’Italia e per tutti quelli che, incontrando questa splendida nave, conosceranno meglio il nostro splendido Paese, e la sua lunghissima esperienza di stile, laboriosità, accoglienza. Questo volto bello dell’Italia e tipicamente nostro, vorremmo fosse rappresentato e offerto in tutto il mondo. Invochiamo la benedizione di Dio su questa grande opera, che ha dato e darà tanto lavoro, perché la storia della Costa Crociere possa continuare e, con l’aiuto di tutti, possa diventare ancora più grande”.
E infine la gioia di Michael Thamm, Ceo di Costa Crociere: “E’ un grande giorno per una grande nave – ha detto – siamo veramente felici. Questa nave ci farà guadagnare nuovi clienti e ci permetterà di acquisire nuove quote di mercato. Abbiamo bisogno di infrastrutture per una nave, oltre a Savona stiamo lavorando anche su Spezia Sono molto ottimista per il futuro”. Presto per parlare di una prossima nave? “Oggi è il giorno di Diadema – ha aggiunto Thamm – ma ci saranno altre navi”.