Genova. Il comune ha ritirato la disdetta dei contratti integrativi, ma non è bastato a lavoratori e sindacati, che chiedono ulteriori certezze per il futuro. Fra le richieste alla Regione c’è quella di dare un’accelerazione sull’acquisto dei mezzi. “Il primo bando a cui abbiamo lavorato è stato pubblicato, anche questo con molto ritardo perché l’accordo con le aziende non è stato facile e la necessità di tutele, sia da parte nostra che da parte loro, ha anche portato al coinvolgimento di studi legali, che hanno poi prodotto l’accordo che abbiamo sottoscritto”, spiega l’assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco.
“Oggi la Regione è nelle condizioni di mettere una parte di fondi della programmazione ormai in scadenza, quindi circa 5 milioni di euro, per poi rimandare alla programmazione dell’anno prossimo la quota più consistente, che deve portare al compimento degli impegni assunti l’anno scorso, cioè l’acquisto per tutte le aziende della Regione di circa 380 autobus, di cui 200 per Amt – prosegue – Siamo quindi disponibili a dare questi 5 milioni soltanto all’azienda genovese per poi mantenere successivamente gli impegni con tutte le altre”.
C’è poi il tema dei dipendenti, che chiedono con forza di essere accompagnati alla pensione. “Credo sia un tema di grande responsabilità perché ridurre gli organici senza ovviamente penalizzare il servizio è un obiettivo importante, che consentirebbe di dare anche maggiore stabilità al percorso di gara. Il sindacato ha chiesto aiuto anche a me, ma oggi non è una soluzione a portata di mano, perché non c’è un’apertura a livello centrale rispetto a questa considerazione, che ha un onere immediato, ma che produrrebbe risparmi per il futuro – conclude Vesco – Questo costo immediato, però, non può essere sostenuto dalla Regione e mi pare che da parte del ministero competente non ci sia la volontà di fare un fondo, né di aprire agli ammortizzatori sociali, che darebbero comunque un’opportunità per accompagnare questi lavoratori alla pensione”.