Chiavari. Anche giovedì 13 novembre, a Chiavari, verrà sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado: le strutture scolastiche, cioè, rimarranno aperte ma “al solo scopo di permettere il migliore ripristino delle stesse”. Lo ha deciso il sindaco Roberto Levaggi con apposita ordinanza. Il provvedimento è stato preso “come misura cautelativa a tutela della pubblica incolumità” e “al fine di assicurare la massima fluidità della circolazione dei mezzi di soccorso e di quelli per la messa in sicurezza delle infrastrutture”, in modo da “ridurre al minimo il numero di veicoli privati e persone circolanti”.
Il sindaco rende noto che è stato chiuso al traffico il tratto di strada che attraversa l’abitato di Caperana, dall’intersezione con la via San Lazzaro alla intersezione con la via Ri Alto, per operazioni di ripristino.
Intanto novanta uomini del Genio di Torino e del I reggimento artiglieria di Fossano sono al lavoro a Chiavari, Cogorno e negli altri centri alluvionati della Val Fontanabuona. Oltre a mezzi di movimentazione terra e alle pompe idrovore, sono al lavoro sul territorio anche due mezzi ‘Lince’, particolarmente utili su territori difficili.
I militari stanno effettuando anche presidi a Leivi, dove aiutano la protezione civile nello sgombero dei detriti e nello svuotamento degli scantinati. A Chiavari in particolare hanno allestito torri-faro per illuminare gli argini del fiume Entella e
parzialmente ricostruito uno degli argini collassato la notte dell’alluvione.
E oltre 300 anche i volontari di Protezione civile, provenienti da Friuli, Veneto, Lombardia e Toscana, stanno lavorando a Chiavari e nei Comuni della Val Fontanabuona più colpiti: Leivi, Carasco, Cogorno, Mezzanego, Borzonasca e Ne.