Genova. “Stiamo cercando grazie all’anagrafe e ai registri cimiterali del municipio della Valpolcevera, di contattare i parenti dei defunti i cui resti erano contenuti negli ossari e nei colombari andati dispersi sabato nel crollo del muraglione del cimitero della Biacca, ma non è un lavoro facile perché molte di queste concessioni risalgono a oltre 40 anni fa”. Lo ha spiegato l’assessore assessore comunale con delega ai servizi cimiteriali, Elena Fiorini.
“Oggi non ci sono stati nuovi ritrovamenti – ha aggiunto – molti degli ossari e colombari potrebbero essere ancora sotto i detriti del muraglione crollato ma con la pioggia non si può intervenire senza rischiare di far finire tutto nel torrente”.
Per i resti ritrovati ieri appare molto difficile identificare i resti. In relazione al crollo del muraglione, in procura hanno riferito che quando arriverà la relazione dei carabinieri si vedrà di capire quale è stata la causa del cedimento.
Domani intanto i tecnici del Comune effettueranno le verifiche e le stime per valutare se sussistono le condizioni per la somma urgenza: “Nel caso degli altri cimiteri che avevano avuto problemi abbiamo attivato la somma urgenza e fatto i lavori necessari, che in quest’evento alluvionale hanno retto perfettamente. Speriamo di avere gli strumenti per poter agire altrettanto rapidamente anche in questo caso”.