Cronaca

Via Montaldo, Tursi apre ai comitati su limiti velocità, contatore e spostamento “zebre”

via montaldo

Genova. Sul pericoloso attraversamento pedonale di via Montaldo, dove dal 2005 ad oggi si sono verificati quasi 40 incidenti, di cui l’ultimo proprio in coincidenza con l’inizio della scuola, Tursi apre, almeno in parte, ai comitati. L’assessore Dagnino questo pomeriggio ha ascoltato in un’apposita commissione le istanze del comitato genitori dell’istituto comprensivo Burlando che hanno fatto presente ancora una volta i rischi quotidiani per chi deve attraversare la strada ogni giorno. “Occorre riuscire a ridurre la velocità di chi transita in quella zona perché a causa della curva il rischio di incidenti è sempre altissimo. Servono un semaforo, un autovelox o quantomeno cartelli luminosi che spingano i conducenti a rallentare” hanno spiegato in aula rossa Massimo Scarso, rappresentante del comitato.

Tra le soluzioni proposte anche quella di spostare le strisce una ventina di metri più a valle, in modo che i pedoni siano visibili a una maggiore distanza. “Nell’ultimo incidente – ha aggiunto Franco Api, presidente del consiglio d’Istituto del Burlando – il conducente non andava forte e la nonna che teneva per mano la nipotina di soli 4 anni è una persona molto accorta. il problema sta quindi proprio nell’attraversamento”.

L’assessore alla viabilità Anna Maria Dagnino ha risposto anzitutto sottolineando il lavoro fatto in questi anni, dopo le segnalazioni e gli incontri con il comitato Zebre sicure, che da tempo si batte per rendere meno pericolosa quella parte di via Montaldo: “Si è fatto molto, anche se non tutto – ha detto Dagnino – dal triangolo alla sistemazione della segnaletica alla riorganizzazione della sosta”.

Secondo i dati della polizia municipale “via Montaldo è al 27° posto su un totale di 43° strade considerate particolarmente a rischio investimento, ma siamo qui per lavorare e vedere se possiamo rendere quella strada più sicura per i pedoni”. Delle diverse proposte lanciate dal comitato, sembra esclusa l’installazione di un semaforo: “Dobbiamo verificare con i tecnici – ha spiegato l’assessore – ma in base alle mie conoscenze sembra che il semaforo non abbia lo spazio di sicurezza previsto dal codice della strada”.

Anche l’autovelox presenterebbe un problema, prima ancora che di costi, di normativa. Tursi invece apre alle altre proposte: “Sulla definizione di un limite di velocità a 30 km all’ora, sull’istallazione di un contatore luminoso della velocità che disincentivi a superare i limiti e sullo spostamento delle strisce a valle possiamo invece ragionare”. L’invito dell’assessere ai comitati è quello di fissare una serie di incontri dove vedere in dettaglio e ragionare sulle singole proposte.

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