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Trial, la Liguria si fa valere al “Trofeo delle Regioni”: protagonisti i ragazzi del Motoclub della Superba

Genova. Nello scorso fine settimana, sabato 25 e domenica 26 ottobre, è toccato all’Umbria chiudere la stagione agonistica 2014 del trial giovanile e lo ha fatto in bellezza.

A partire dalla location, Gualdo Tadino, uno stupendo borgo medievale caratteristico e mantenuto intatto del Perugino, per arrivare alla vittoria dell’ambito “Trofeo delle Regioni”, che la squadra ospitante, protagonista di una gara eccellente, quest’anno ha fatto suo.

Questa manifestazione, oltre alla gara, fa vivere un clima di festa vera e propria. Il sabato, una volta svolte le operazioni preliminari, iscrizioni e punzonature varie, le squadre delle regioni giunte fino alla località umbra, hanno sfilato nelle loro uniformi lungo le vie del borgo, precedute da rulli di tamburi e spettacoli degli sbandieratori locali.

Tutto è splendido: la cittadinanza si stringe attorno ai piloti e ai loro accompagnatori, li accoglie nel migliore dei modi, regala loro due giorni indimenticabili. Dopo lo spettacolo del gruppo sbandieratori gualdesi, tutti in locanda.

Un antico magazzino dentro le mura, dove anticamente venivano costruite le botti, fa da cornice ad una serata gastronomica ad alto livello, terminata con tanto di una sorta di antico vin brulè medievale.

La domenica vede spazio solo per la competizione, con tutte le squadre schierate e pronte a darsi battaglia.

Tra queste due sono liguri. La prima è Liguria 1, formata da Andrea Moretto (14 anni) del Moto Club Albenga, Federico Strocchio (15) del Motoclub della Superba e Francesco Castagnola (16) del Motoclub della Superba, autori di una bella gara ma con qualche imprecisione di troppo. Giustamente soddisfatti e senza rammarico per gli errori, i tre ragazzi concludono in quinta posizione.

La seconda compagine è la Liguria 2, che conta su Alessio Lo Presti (10) del Moto Club Albenga, Dario Doglio (10) del Moto Club Albenga e Salvatore Scoppelliti (10) del Motoclub della Superba. Questa squadra, la più giovane in assoluto, fin dal sabato si è subito guadagnata la simpatia di tutti. Vedere questi giovanissimi con quelle divise un po’ abbondanti, le maniche risvoltate ma fieri di mostrare il simbolo della loro regione, pronti ad affrontare una gara forse più grande di loro, ha scatenato lungo la sfilata applausi spontanei e scatti di flash, che hanno lasciato stupiti e quasi increduli i tre baldi piloti.

Nessuna classifica potrebbe mai appagare il coraggio di questi bambini vestiti da ometti, che si sono dati battaglia con avversari che, oltre ad avere mediamente 6-7 anni più di loro, potevano far valere una lunga esperienza sui campi gara, ma che con mille difficoltà, molte paure, tante cadute e qualche lacrima, sono comunque stati capaci di rimanere sempre uniti, portando a termine la loro gara, incoraggiandosi l’un altro e talvolta spronandosi a vicenda a far bene.

Il loro settimo posto non verrà probabilmente annoverato in nessun albo d’oro, ma nelle menti di quei ragazzi, certamente, ci sarà sempre la consapevolezza di aver fatto un’impresa che ha dell’eroico, oltre al ricordo di una bella giornata di sport e di squadra, valori spesso lasciati in secondi piano.

Stupiti, ma speriamo contenti, anche i dirigenti della Fim, che mai avrebbero pensato di trovarsi davanti una squadra costituita solo da bambini, operazione distante da ogni logica tattica di gara, ma con la voglia matta di tre ragazzini di viversi il loro primo trial “Trofeo delle Regioni”.

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