Ancora tagli nelle formazione professionale, chiude l’Istituto Trucco. Uds: “L’ultimo dei saldatori”

scuola
Foto d'archivio

Genova. La Provincia di Genova ha deciso di chiudere l’Istituto di Formazione Professionale Trucco, nonostante abbia già affittato i locali dell’istituto a Former al fine di realizzare un Corso di Saldatura. A denunciarlo è l’Uds (Unione degli studenti di Genova)

“Il corso, che sarebbe dovuto terminare a fine anno, è stato compresso in meno giorni e presto sarà trasferito a Molassana, all’Istituto Spinelli. Peccato che questo istituto non sia assolutamente attrezzato per questo scopo (vi sono a malapena 4 saldatrici mal funzionanti, in un ambiente assolutamente non idoneo e insicuro con un impianto di aerazione insufficiente) – si legge in una nota – Allo Spinelli la Provincia ha spostato anche i corsi triennali di Operatore Meccanico, comunicando questa decisione solo a pochi giorni dall’inizio degli stessi. Ma al Centro Spinelli nemmeno il Reparto Meccanico è stato ritenuto idoneo per lo svolgimento dei suddetti corsi, così si è deciso di ristrutturarlo demolendo l’esistente Reparto Idraulico”.

Tutto ciò comporterà costi ben superiori al presunto risparmio ottenuto con la chiusura dell’Istituto Trucco. “Chiudere questa scuola è un grave danno per tutta la Liguria, chi ha avuto la fortuna di poterne usufruire avrà certamente notato come le attrezzature e i macchinari siano all’avanguardia e gli ambienti consoni alle attività. Stiamo parlando di un centro che vanta un laboratorio di saldatura con 12 postazioni separate fornite tutte di saldatrice ad elettrodo e a filo continuo, un impianto gas centralizzato per tutte le macchine, un impianto di aerazione all’avanguardia – proseguono gli studenti – Vi sono inoltre tutti i macchinari necessari per la carpenteria in ferro: dal cannello all’incudine, dal tagliatore al plasma alla punzonatrice e questo elenco potrebbe proseguire a lungo, tanto che è davvero difficile fare una stima del valore complessivo di tutta l’attrezzatura che sarà abbandonata al disuso e alla ruggine. Non esiste in tutta la regione un centro pubblico così attrezzato”.

Basti pensare che la speranza di occupazione per chi frequenta il Corso di Saldatura (solo uno tra i tanti corsi che si svolgono nell’istituto Trucco) si aggira intorno al 90% e questo corso riceve circa 200 richieste d’iscrizione l’anno contro i 12 posti disponibili. “Eppure quello di quest’anno sarà l’ultimo corso pubblico di questo tipo in Liguria, quando sarà finito il solo modo per ottenere la Qualifica del Saldatore, o ‘Patentino di Saldatura’, sarà pagare un costoso corso all’Istituto Italiano della Saldatura. Inoltre la Qualifica del Saldatore ha una validità di soli 2 anni al termine dei quali il saldatore, se ha la fortuna di essere in quel momento dipendente di un’azienda, dovrà rinnovarla con un esame tramite la ditta di cui è dipendente. Da quel momento però il certificato di qualificazione del saldatore sarà di proprietà dell’azienda e non del saldatore che non potrà saldare per nessun’altra azienda e, in caso di licenziamento, si ritroverà senza alcuna qualifica”.

“Tutto questo è evidentemente insensato e ingiusto poiché la capacità di saldare è una competenza e come tale rimane alla persona, indipendentemente che essa si trovi a saldare in questa o in quell’altra ditta. Questa norma serve solo per aumentare la possibilità di ricatto delle aziende nei confronti dei lavoratori. Qui ci troviamo difronte a una regolamentazione ingiusta che va cambiata immediatamente e invece di mobilitarsi per fare ciò le istituzioni pensano bene di chiudere l’unica scuola dove è ancora possibile ottenere la Qualifica del Saldatore”, concludono.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.