Se la Costa Concordia diventasse un parco (e non solo). L’innovativo progetto di una laureata del Politecnico fotogallery

Liguria. Una nuova vita per la Costa Concordia, da nave della morte a parco urbano attorniato da dodici nuovi edifici, di cui quattro dedicati esclusivamente al social housing. Non è fantascienza, è il rivoluzionario e molto concreto progetto di una neo laureata del Politecnico di Milano, Federica Maserati, pensato per ridare vita alla zona di Piazza del Popolo e degli Orti Folconi a Savona.

Federica, 28 anni, si è laureata lo scorso 25 luglio (proprio pochi giorni prima dell’”ultimo viaggio” della Concordia) nella sede distaccata di Piacenza del Politecnico milanese dove ha presentato la sua idea innovativa. Un progetto, mirato al recupero quasi totale del relitto della nave da crociera naufragata al Giglio, che, come spiegato nella tesi, troverebbe la sua collocazione ideale proprio a Savona. E la scelta della piacentina Federica Maserati non è affatto casuale, ma è il risultato di uno studio di fattibilità accurato basato sull’analisi del Piano Urbanistico Comunale (Puc) e di altri fattori, in primis quello del trasporto del materiale per la costruzione delle opere.

Analizzando tutti gli aspetti progettuali la neo dottoressa è arrivata a selezionare Savona dove l’acciaio e gli altri materiali della Costa Concordia potrebbero arrivare via mare e dove il Puc elaborato da Palazzo Sisto prevede per l’area di piazza del Popolo e degli Orti Folconi la possibilità di edificare, destinando il 33% dei volumi al social housing. E l’idea di Federica Maserati era proprio di far rivivere la Concordia realizzando, in un periodo in cui sempre più famiglie faticano per averne una, delle case destinate all’edilizia sociale.

La laureta del Politecnico non si è concentrata solo sul social housing, ma, nell’ottica di presentare un progetto realistico e realizzabile, ha ridisegnato, proprio seguendo le linee indicate dal Piano Urbanistico Comunale, l’intera zona di piazza del Popolo. E così, oltre ai quattro edifici di edilizia sociale, Federica ha pensato ad altre palazzine residenziali e commerciali e ad un nuovo parco urbano. Il risultato sono quattro nuove costruzioni davanti a palazzo Nervi che affacciano su una piazza del Popolo ineditamente verde (gli attuali parcheggi resterebbero, ma sotterranei), due nuovi spazi commerciali davanti al tribunale, un ponte esclusivamente pedonale sul Letimbro per prolungare via Paleocapa e collegarla con la zona della stazione Mongrifone. E anche nell’area degli Orti Folconi sorgerebbero delle nuove palazzine destinate sia al residenziale che al terziario.

Un progetto che, come spiega la sua ideatrice, ridarebbe vita al quartiere collegandolo con il cuore della città: “La mia idea è quella, quindi, di formare un asse viario che estenda via Paleocapa oltre torrente, fino a raggiungere la ferrovia, creando nuove polarità lungo il suo percorso, una tra le tante la nuova Piazza del Popolo, che diventerebbe sede di un parco in memoria delle vittime del naufragio. Piazza che intende comprendere nella sua morfologia il lungo torrente, e non estraniarsene come successo finora, portando i visitatori al dialogo diretto tramite un gioco di terrazzamenti tipici delle zone liguri”.

“A vegliare sulla piazza invece troviamo il complesso residenziale di architettura sociale, che cerca con le grandi terrazze ideate come luogo di aggregazione sociale presenti in ogni edificio, di dialogare con la città vecchia, proponendone un peculiare scorcio. Metaforicamente, passeggiando per il ponte pedonale che estende via Paleocapa fino ad Orti Folconi, raggiungiamo un parco pubblico che arriva fino al nuovo polo internodale tra ferrovia e trasporti pubblici su gomma, asse viario che andrà finalmente a collegare in maniera diretta il centro ottocentesco con la successiva urbanizzazione di ponente, finora emarginata. L’edificazione di nuovi edifici di carattere commerciale e residenziale, inoltre, richiamerà l’attenzione della comunità facendo diventare il parco un nuovo punto di aggregazione sociale” aggiunge Federica Maserati.

Idee che la neo laureata ha messo su carta, ma che tecnicamente sono realizzabili e realistiche: “E’ un progetto concreto e ideato nel rispetto delle normative e del Puc. Se si volesse realizzare davvero non ci sarebbero ostacoli da nessun punto di vista. Anche per quanto riguarda l’uso del relitto della Concordia è tutto studiato al dettaglio: abbiamo ovviamente fatto tutti i calcoli strutturali necessari per verificare la fattibilità di quanto ipotizzato. Con l’acciaio, gli arredi ed il resto del materiale recuperato si potrebbe costruire l’intero complesso della nuova piazza del Popolo”.

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