Genova. In catene davanti all’ingresso del Provveditorato per denunciare una condizione da ostaggi “prigionieri del Governo”. Lo faranno domani, dalle 14.30 alle 17 in Via Assarotti, a Genova, due docenti ultrasessantenni del comitato #quota96scuola.
Le due insegnanti genovesi, così come altri 4000 casi simili in tutta Italia (i cosiddetti “Quota96”), sono vittime di una discriminazione rispetto ad altri lavoratori riguardo al diritto di ritirarsi dal lavoro. “In pratica questi insegnanti avrebbero maturato i requisiti per poter andare in pensione ma non possono farlo per una serie di errori legislativi e burocratici (a partire dalla legge Fornero che non ha tenuto conto della particolarità dell’anno scolastico) che li costringono a proseguire la loro carriera lavorativa”, si legge in una nota.
Nel corso della manifestazione pacifica, a cui sono invitati anche tutti i docenti in ruolo e precari, verrà spiegato come si sia arrivati a tanto e verrà presentato il libro “Il Pasticciaccio brutto di Quota96”, preparato dal Comitato Civico Q96, che raccoglie le tappe di questa ingiustizia.