Genova. “Siamo risorse usa e getta e attualmente le uniche vittime della soppressione delle Province”.Lo denuncia il Comitato dei Precari della Provincia di Genova: “Alcuni di noi sono stati lasciati a casa per paura di cause legali contro l’Amministrazione Pubblica, dopo anni di lavoro svolto con le più svariate forme contrattuali. Ci hanno scaricato, questa è la realtà dei fatti”.
“La Provincia di Genova, infatti, ha prorogato solo 3 dei 7 contratti in scadenza tra settembre e ottobre 2014, rimangiandosi in parte l’accordo siglato ad aprile scorso, con cui la Regione Liguria stanziava 135 mila euro per il rinnovo dei contratti in scadenza nel 2014, nonostante la Legge di Stabilità prevedesse la possibilità di proroga sino al 31 dicembre di quest’anno”.
La situazione risulta gravissima, quattro lavoratori hanno perso il lavoro ed altri lo perderanno nei prossimi mesi. “Non si può far pagare a questi precari l’errata gestione delle risorse umane del passato da parte della pubblica amministrazione; e le sorti di 20 persone e delle loro famiglie non possono essere legate alla fine delle Province. Non si risolve così il problema del precariato” denunciano ancora i precari.
Il Comitato chiede a Sergio Rossetti, Assessore al Bilancio e alla Formazione della Regione Liguria, all’Assessore Paita, all’Assessore Vesco e ai nuovi esponenti del Consiglio Metropolitano da poco insediato, un impegno formale, affinché un altro scandalo come questo, che vede disperso il know-how, la competenza e la professionalità di personale assunto tramite concorso pubblico, non si ripeta e non passi sotto silenzio.
“E’ il momento che le istituzioni risolvano il problema del precariato, facendosene responsabilmente carico, perché sono le istituzioni stesse ad averlo creato in tanti anni. La soluzione non può essere lasciare a casa uno dopo l’altro i precari – concludono – Eticamente non è accettabile”.