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Pallanuoto, A1 maschile: Bogliasco festeggia il ritorno di Edoardo Di Sommarisultati

Edoardo Di Somma

Bogliasco. Domani, sabato 25 ottobre, si gioca la quarta di campionato. Il Bogliasco affronterà il Brescia, alle ore 18 alla “Vassallo”, arbitri Ricciotti e Riccitelli.

C’è la partita con la vendita delle magliette “Ancora una volta. Non c’è fango che tenga”, 10 euro, il cui ricavato sarà devoluto a sostegno delle vittime dell’alluvione. E poi, una straordinaria sorpresa.

Te ne accorgi guardando la seduta di rifinitura. Qui, al centro della vasca si gioca, dal lato opposto c’è un ragazzo che sembra che stia nuotando, in realtà sta rinascendo. E’ Edoardo Di Somma ed il suo miracolo. E’ accarezzato, protetto, spronato, dallo sguardo affettuoso di chiunque lo incontra e lui ci dà dentro.

Era il 2 giugno, sulla strada di casa, verso Bogliasco. In moto c’erano lui e Giacomo Cocchiere, vengono centrati da un’altra moto. Un incidente terribile: il conducente dell’altro mezzo morirà alcune ore dopo, Edo e Giacomo, risultano gravemente feriti. Da allora ad oggi interventi chirurgici, immobilità, riabilitazione, tanto dolore. Recuperano, lentamente, ci vuole tempo ma loro se lo bevono: Edo rientra proprio domani, Giacomo il 15 novembre per la prima del Camogli in A2.

Commenta Alessandro Di Somma, suo fratello, vicecapitano della Rariazzurra, che dice “Di lui non ne parlo perché non voglio forzare nulla, sono grato solo per poterlo vedere ogni giorno. La notizia l’ha portata a tutti noi Simone Rigalza, che ringrazio, un professionista che si è occupato di Edo, l’ha rimesso in sesto e sapere che sabato tornerà a giocare, per me è come un sogno. E’ la parentesi rosa della mia vita e vale più di tutto”. Continua mister Bettini:-“Sta ripercorrendo la sua strada, da un letto in ospedale, ad una piscina, ha fatto grandi miglioramenti. E’ il nostro simbolo, la ripartenza, la rinascita, la voglia di essere vivi”.

Ed ora parla lui, che ha appena compiuto 18 anni, che ha sempre giocato nella Rari Nantes Bogliasco, vincendo scudetti e piazzamenti di categoria, un bronzo Europeo, il collegiale con il ct Campagna.

Edo, allora ci siamo. “Ed ho pensieri positivi, sabato è una partita difficile ma noi siamo motivati. Finalmente rientro e spero di poter dare un aiuto alla squadra anche se sta facendo moto bene. Siamo un bel gruppo, un ottimo clima”.

Sì, ma chi se lo immaginava che… “Un rientro anticipato rispetto alle previsioni, si parlava di gennaio e invece ci sono, mi sento in forma, non ancora al massimo ma sono molto contento dei risultati ottenuti”.

Come ti senti? “Bene. Ho voglia di giocare. Non ho paura ma la giusta agitazione, che passerà appena comincia la partita”.

Come hai fatto? “Mi sono affidato a Federico Santolini, il chirurgo che mi ha operato per otto ore consecutive e che mi ha detto che ce l’avremmo fatta ed a Simone Rigalza, preparatore atletico ed osteopata. E’ stato determinante e continua ad esserlo, abbiamo lavorato tanto, e ancora ne abbiamo. Due mesi fermo in un letto, ho dovuto imparare nuovamente a camminare: dalla rabbia alla consapevolezza che è stato un miracolo”.

Grazie a chi? “A loro due, alla mia famiglia, ai miei amici, ho capito che nella mia vita c’erano tante persone buone ed io non me ne accorgevo, ai miei compagni di squadra, a mister Bettini, alla Rari Nantes Bogliasco che è come una famiglia, che mi ha insegnato ad affrontare la vita lottando e senza mai mollare, esattamente come è la pallanuoto”.

Obiettivi? “Il Settebello, un’esperienza pazzesca, voglio tornare ad essere quel giocatore”.

Per ora torniamo alla partita contro il Brescia. “Non ci poteva essere inizio migliore, mi farà capire a che punto sono, a che punto è la squadra, noi siamo pronti, la nostra caratteristica: non abbiamo paura di nessuno”.

Di chi ti occuperai? “Per me mano buona, posizioni 4 e 5 quindi Nora e Rizzo, ma dovunque mi troverò spero di incontrare i più forti e competere con loro. Voglio avvertire il mio caro amico ed ex compagno Lorenzo Bruni che marcarmi non sarà semplice”.

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