“I soldi del Terzo Valico per risarcire i danni dell’alluvione”. Genova: lettera aperta al sindaco Doria fotogallery

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Genova. “Il nuovo evento alluvionale che ha colpito Genova in questi giorni, punta l’indice, nel caso ce ne fosse stato bisogno, sulla fragilità del territorio che, come lei stesso ha detto, richiederebbe numerosi e costosi interventi. I Comuni e tutte le realtà locali sono stati pesantemente penalizzati dal patto di stabilità e da tagli indiscriminati che, oltre ad aver causato la restrizione dell’assistenza sociale, hanno impedito o reso difficili l’esecuzione di molti di questi interventi, che sarebbero invece stati necessari alla messa in sicurezza della nostra città”.

Inizia così la lettera aperta al sindaco Doria scritta dal Comitato Territoriale Altra Europa con Tsipras – Associazione Altra Liguria. Un messaggio che mette subito il dito nella piaga: ”
Non possiamo – si legge – non rilevare come, di fronte a queste tragedie, risulti sproporzionato l’investimento di 6 miliardi previsti per la sola costruzione del terzo valico, opera di dubbia utilità e di certo impatto territoriale. Ricordiamo che il pesante impatto sul territorio delle “grandi opere” non si limita alla sola opera in quanto tale ma riguarda anche tutti i lavori “collaterali” (cantieri, strade di servizio, gestione dei materiali di risulta, ecc.), come ci ha ricordato la frana che ha coinvolto, pochi giorni fa, il Freccia Bianca a Fegino”.

Di qui una richiesta precisa, rivolta al sindaco di Genova Doria, “incaricato” di fare da tramite con il Governo: “Siamo a chiederle di volersi fare portavoce della richiesta di dirottare i fondi destinati al terzo valico per poter finanziare il risarcimento alla popolazione colpita, le opere che consentano la liberazione degli alvei fluviali, il rimboschimento, la costruzione di bacini di laminazione per la raccolta delle acque, e di tutte quelle piccole opere necessarie ad evitare tragedie umane e devastazioni territoriali come quelle che viviamo ormai troppo spesso. Siamo certi che una simile iniziativa sarebbe condivisa da molti cittadini genovesi”.

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