Genova. “Quello di domani sarà l’ultimo incontro, ed è per questo che speriamo che ci sia davvero la possibilità di entrare nel merito della discussione, perché se questo non dovesse avvenire da dopodomani quest’azienda sarà completamente ingovernabile”.
Così Andrea Baucia, rsu Fiom Esaote riassume la situazione di tensione che si respira tra i lavoratori dell’azienda biomedicale genovese a ventiquattrore dal vertice al Mise, ultima spiaggia per tentare di trovare un accordo su un piano industriale che prevede, a fronte di un investimento di 60 milioni di euro, esuberi, cassa integrazione ed esternalizzazioni attraverso la creazione di due newco.
Oggi i lavoratori sono in sciopero per l’intera giornata con presidi a tutti gli ingressi dello stabilimento di via Siffredi, nel quartiere genovese di Sestri Ponente. “Noi abbiamo portato avanti finora una linea chiara e di unità ma poi a un certo punto gli animi rischiano di esasperarsi e se non troveremo un punto di incontro non sappiamo come potremo andare avanti”.