Genova. Il dipendente comunale agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa aggravata ai danni del Comune di Genova e di false attestazioni ha risposto alle domande del gip Maria Teresa Rubini e del pm Federico Manotti durante l’interrogatorio di garanzia.
Secondo l’accusa l’uomo, impegnato nell’area tecnica alla direzione manutenzione infrastrutture di verde pubblico del settore strade e responsabile del pronto intervento, avrebbe attestato di aver effettuato lavoro esterno (per circa 150 ore in 44 giorni) mentre in realtà in quelle ore sarebbe rimasto in casa.
L’indagato, per la sua attività, svolgeva lavoro fuori sede per effettuare sopralluoghi. Gli agenti della sezione di polizia giudiziaria dei vigili urbani coordinati dal pm Manotti, hanno indagato attraverso pedinamenti e tramite una telecamera posta nei pressi dell’abitazione dell’uomo nel periodo tra marzo e maggio scorsi.
All’esito dell’interrogatorio la difesa ha chiesto la revoca dei domiciliari alla quale il pm ha dato parere contrario. Dopo l’arresto il sindaco Marco Doria lo aveva sospeso dal servizio.