Genova. “Ora devi intervenire”. C’era questa frase inquietante, insieme ad altre frasi incomprensibili in italiano e in inglese e al disegno di alcuni rombi sul foglio a quadretti ritrovato accanto alla rudimentale molotov lasciata ieri sera davanti agli uffici della polizia municipale di Genova, in piazza Ortiz, nel palazzo che al settimo piano ospita anche la sede della direzione investigativa antimafia.
L’ordigno che, secondo quando appreso, non sarebbe stato in grado di esplodere, era composto da una tanica vuota, legata con dello scotch di carta a due bottiglie, una di alcol e una di whisky, con dentro del liquido che deve essere analizzato. Sempre legato con lo scotch ci sarebbe stato anche un accendino.
Uno scherzo o, più probabilmente, un avvertimento. Gli investigatori al momento non escludono nessuna pista. L’ordigno sarebbe stato posizionato tra le 23 e 20 e le 23.45 di ieri sera, vale a dire dopo il cambio di turno del comando dei vigili urbani genovesi. Sull’episodio indaga la Digos che ha ricevuto l’incarico dal pubblico ministero Marco Airoldi.