Genova. “Meglio giocar fuori casa che avere un clima del genere”. Gasperini sbotta a fine gara dopo il pareggio casalingo con l’Empoli e ne ha per tutti, uno sfogo durissimo: “Dei meriti degli avversari non frega niente a nessuno. Da un anno a questa parte non riusciamo neanche a godere più delle vittorie. C’è sempre qualche cosa che non va. Non è più il clima di una volta. Non riconosco più Genova e i genoani. È troppo pesante nei confronti della squadra. I giocatori vanno difesi. Per fortuna c’è ancora la Gradinata”. Gasperini punta il dito contro chi, anche attraverso i blog, insulta la squadra: “Abbiamo bruciato tantissimi giocatori perché al primo errore avevano già la croce sopra. Capisco anche che se ogni anno si cambiano 14 giocatori è difficile affezionarsi”. E il mister rossoblù non si nasconde: “Se il problema sono io, pronto a farmi da parte, ma sentire lezioni da gruppi di persone che non riescono a riconoscere neanche un campione, e avrei tanti esempi da fare, non lo accetto”.
Gasperini è un fiume in piena: “A Genova il fattore campo contava, almeno fino al novantesimo. I fischi son volati per tutti, allora è meglio non guardare più il calcio. Dove c’è entusiasmo c’è spinta, non è questo il caso. Cosa pensano che dobbiamo vincere tutte le partite? Sto vedendo troppe cose che stanno diventando un pericolo per il Genoa, una squadra che da qualche anno riesce a restare senza patemi in serie A. La gente forse non si ricorda com’era prima”.
L’analisi della partita è relegata a poche parole: “Abbiamo sbagliato parecchi appoggi, siamo questi ora. Lavorando possiamo cercare di sbagliare meno. Non siamo stati capaci di chiudere la partita. Ma non si può dire che la squadra non abbia fatto la prestazione, abbiamo creato occasioni sino all’ultimo”. Il mister mantiene alta l’attenzione: “Questo è un campionato difficile, puoi vincere le partite ma puoi anche non vincerle”.