Genova. “Ringraziamo Amiu e il Comune di Genova per quest’opportunità, ma vogliamo ribadire che non togliamo lavoro a chi è precario e più sfortunato di noi. Il nostro è un progetto a parte”.
Sono contenti i lavoratori dell’Ilva che questa mattina sono stati riuniti dalle aziende municipali per cominciare i lavori di pubblica utilità, ma ribadiscono, ed è un punto a cui tengono molto, che il loro lavoro non deve né dovrà mai essere considerato sostitutivo di quello dei precari.
Mentre al Matitone sono stati convocati circa 260 lavoratori che saranno impiegati direttamente dai Municipi, al BiBi Center di via XX Settembre, Amiu ha riunito un centinaio di operai che per 30 ore a settimana integreranno il reddito della cassa in deroga pulendo strade, rivi e creuze cittadine: “Oggi c’è stato un primo incontro informativo – spiega Armando Palombo, rsu Fiom – cui seguirà una vera e propria formazione e un affiancamento sul campo. Ovviamente è un lavoro che non abbiamo mai fatto ma i lavoratori sono contenti di poter dare una mano alla città”.
“E’ un lavoro come un altro – non c’è nessun problema – dice un operaio – e dobbiamo ringraziare chi si è impegnato per darci un lavoro che ci contente di integrare la cassa”.
“Meglio lavorare, ci mancherebbe – dice un altro – ma purtoruppo la questione Ilva è in alto ,are e tra cinque sei mesi non sappiano cosa accadrà. Non sappiamo chi comprerà il gruppo e che intenzioni avrà. Per ora diciamo che è stata messa una pezza, anche se importante”.