Genova. Sembra che per fortuna non sia rimasto sepolto nessuno sotto le macerie dell’edificio crollato in salita al Garbo, a Rivarolo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, al lavoro anche le squadre cinofile, che hanno quasi terminato le operazioni.
“Probabilmente il crollo è avvenuto nei giorni immediatamente successivi all’alluvione, ma non abbiamo date precise – spiega il caposquadra dei vigili del fuoco di Bolzaneto, Walter Pastorino – al momento le ricerche di eventuali dispersi hanno dato esisto negativo, quindi siamo abbastanza tranquilli e ci riserviamo di tornare per una ricerca strumentale”.
La struttura è fortunatamente disabitata, per la precisione dall’aprile 2012, quando fu emessa l’ultima ordinanza di sgombero, ma accoglieva ormai da tempo alcuni senzatetto. I timori delle autorità riguardavano proprio questa circostanza perché si temeva che il crollo potesse aver travolto qualche clochard alla ricerca di un riparo dai primi freddi di stagione.
L’edificio è in stato di abbandono e vetusto, quindi è quasi sicuro che le piogge abbiano influito sul crollo. Secondo quanto appreso, l’edificio era abitato da almeno un clochard che stamattina, dopo l’intervento dei vigili del fuoco dopo il parziale crollo, è stato fatto allontanare.
Da valutare la staticità di ciò che resta dell’edificio, vista la vicinanza con la sottostante autostrada A7: i vigili del fuoco stanno valutando se un ulteriore crollo possa rappresentare un pericolo per l’autostrada. In quel caso, l’edificio dovrà essere demolito al più presto.