Genova. Notte movimentata in Salita Mascherona a Genova. Ci sono volute due volanti della polizia e il provvidenziale aiuto di alcuni ragazzi, intervenuti in supporto ai poliziotti in difficoltà, per contenere e mettere le manette ai polsi di due cittadini tunisini, molesti e a un certo punto seriamente pericolosi.
Tutto è iniziato intorno all’una: la polizia interviene nei luoghi della movida per la presenza di quattro stranieri che infastidivano e minacciavano i clienti di un locale e i passanti. In particolare, uno dei quattro si mostrava particolarmente esagitato, brandendo il coccio di una bottiglia.
Al loro arrivo gli agenti hanno individuato i quattro, due dei quali, alla vista degli uomini in divisa, si sono subito allontanati facendo perdere le proprie tracce. I poliziotti hanno così raggiunto gli altri due. Uno si stava sfogando contro un motociclo posteggiato, colpendolo con calci e testate. Alla richiesta dei documenti, ha reagito violentemente, tentando di colpire gli operatori con dei pugni, mentre il secondo ha mantenuto inizialmente un atteggiamento più collaborativo e ha cercato di trattenere il compagno.
Improvvisamente però si è scagliato contro un poliziotto e ha afferrato il calcio della pistola, nel tentativo non riuscito di sfilarla dalla fondina. Il secondo agente è subito accorso in soccorso del collega, ma è stato a sua volta aggredito alle spalle dall’altro straniero, fino a quel momento collaborativo. A quel punto i poliziotti, in seria difficoltà, sono stati aiutati da alcuni ragazzi che avevano assistito alla scena, consentendo agli agenti di contenere i due fino all’arrivo di una seconda volante.
Senso civico e spirito di collaborazione non riscontrato invece dalle altre pattuglie che hanno tentato, inutilmente, di raggiungere i colleghi in difficoltà, aggredite, secondo quanto riportato dagli stessi agenti, da numerosi frequentatori dei locali del centro storico. Le volanti sono state prese a calci alle fiancate, lancio di oggetti e sputi, che hanno provocato danni alle carrozzerie di due auto e la rottura del lunotto posteriore di una terza auto.
Nel frattempo e con non poca fatica i poliziotti intervenuti sono riusciti a condurre i due fermati in Questura. Qui il più tranquillo è stato identificato come un cittadino tunisino di 52 anni, residente a Genova e titolare di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, con precedenti di Polizia per i reati di resistenza e lesioni. L’altro invece ha continuato a mantenere un atteggiamento aggressivo, rifiutando per diverse ore di sottoporsi a foto segnalamento. Solo questa mattina gli operatori sono riusciti a rilevare le impronte digitali, da cui sono emersi numerosi alias e le generalità di cittadino tunisino di 35 anni, irregolare sul territorio nazionale. A causa dei traumi riportati durante l’intervento, ben 5 poliziotti sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari.
Entrambi i fermati sono stati arrestati per i reati di tentata rapina dell’arma, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e portati in carcere a Marassi a disposizione dell’autorità giudiziaria.