Genova. Hanno spalato il fango insieme ad altre migliaia di giovani, ma non vogliono sentirsi chiamare ‘”angeli” perché – spiegano – “gli angeli non si incazzano”. Sono gli studenti, i giovani e i meno giovani che pensano che “al netto di inefficienze ed incuria organizzativa la politica che governa Genova e la Liguria sia complice di un disastro annunciato”.
“Comune e Regione sono governate da un comitato d’affari trasversale che trova nel PD la sua mostruosa sintesi politica in combutta con la destra; questo partito è il principale sponsor di grandi opere inutili e devastanti che costano tantissimo – scrivono nel comunicato che annuncia su Facebook il corteo di sabato – mentre, a quanto sostengono, non ci sono soldi per le opere di messa in sicurezza del territorio”
“Durante l’alluvione in Valpolcevera, in prossimità di un cantiere del Terzo Valico, un treno ad alta velocità è deragliato a causa di una frana staccatasi dal cantiere stesso.I quartieri popolari sono devastati da un modello di sviluppo cittadino che prevede solo centri commerciali, box interrati ed altre speculazioni utili solo al partito del cemento.Crediamo che questo sia il risultato di una politica insopportabile e criminale per i cittadini e i lavoratori.
Sappiamo che le responsabilità politiche e istituzionali sono complesse e stratificate negli anni, ma le responsabilità del Partito Democratico, del Sindaco Doria e del Presidente Burlando sono sotto gli occhi di tutti. Per questo pensiamo che si debbano dimettere immediatamente”. La richiesta è chiara: “Stop alle grandi opere inutili e dannose, No alla cementificazione, sì alla messa in sicurezza del territorio”.
Il corteo partirà alle 15 da Staglieno in direzione piazza De Ferrari.