Genova. Visto lo stato di emergenza provocato dall’alluvione e il fatto che fino a oggi, la Regione Liguria non ha ancora comunicato un elenco ufficiale dei siti alternativi per il conferimento dei rifiuti solidi urbani del comune di Genova e degli altri comuni che attualmente conferiscono a Scarpino, il sindaco di Genova Marco Doria ha inviato una lettera al presidente della Regione, in cui sollecita un intervento della Protezione civile regionale o “un forte interessamento presso quella nazionale affinché sia emessa un’ordinanza che autorizzi lo smaltimento dei rifiuti nella discarica di Scarpino”.
Per evitare rischi igienico-sanitariil sindaco ha assunto lo scorso 10 ottobre un provvedimento che consente lo stoccaggio in piazzale Kennedy dei rifiuti alluvionali e il conferimento dei rifiuti a Scarpino per la durata di 15 giorni, mentre il futuro resta al momento un buco nero. Nella lettera a Burlando il sindaco Doria sottolinea che “la messa in sicurezza della discarica di Scarpino comporta opere di regimazione delle acque e depurazione del percolato per un ammontare superiore a 50 milioni, in un’area metropolitana ad elevato rischio idrogeologico, e ribadisce che un tale onere, derivante in larga parte da una porzione di discarica chiusa in un’epoca antecedente l’emanazione di norme precise in materia di impermeabilizzazione,non può essere responsabilmente lasciato ricadere sul Comune di Genova ma deve essere affrontato come problematica di interesse regionale e nazionale”.