Genova. Finita l’allerta, a Genova si continua a spalare e pulire. Ma la stima dei danni è pesante, molto più del 2011: il doppio delle aziende colpite, e una stima che assume sempre più il volto della conferma. La Regione, con il Governo, ha promesso 60 milioni entro l’anno. “Veglieremo che le promesse siano vere, e nel caso non lo fossero, denunceremo. Stiamo parlando di gente che è già stata colpita nel 2011 e, per cause ben note, hanno avuto di nuovo ingenti danni”, sottolinea il presidente di Confesercenti Genova e vicepresidente nazionale, Patrizia De Luise.
A questo propostito Confesercenti e Unicredit hanno lanciato l’iniziativa “solidarietà a tasso zero”: un bullet (finanziamento rimborsabile alla scadenza) di 12 mesi garantito da deposito vincolato acceso da Confesercenti nazionale e dagli Enti bilaterali a favore dei privati, delle imprese genovesi colpite dall’alluvione e dei loro dipendenti.
“Un aiuto concreto e immediato, per permettere a chi ancora una volta ha perso tutto, di ripartire senza aspettare i tempi lunghi della burocrazia”, spiega De Luise.
Il finanziamento (qui la scheda), di importo massimo pari a 50mila euro, è rivolto ai residenti nelle zone interessate e alle imprese di tutti i settori con una o più unità locali operative nelle zone dell’alluvione. Il contributo è destinato a tutti gli interventi volti a far fronte alle spese derivanti dai danneggiamenti – anche parziali – patiti dagli immobili residenziali, commerciali e industriali.
Non sono previste spese istruttorie per la pratica, né tassi di interesse. L’ammortamento avverrà in data unica alla scadenza del finanziamento, vale a dire dopo 12 mesi. Il prestito sarà erogato entro 10 giorni dalla presentazione della richiesta.
Sul sito www.confesercentiliguria.it, le altre iniziative: conto dedicato per le donazioni, richiesta dello stato di emergenza e richiesta di deroga al Testo unico del commercio per permettere, da subito, la svendita promozionale della merce alluvionata.
Stasera, invece, l’incontro con il sindaco Doria. “Al sindaco chiederemo di fare la sua parte, come tutte le istituzioni del resto – annuncia De Luise – per vegliare affinché tutte le procedure per la messa in sicurezza del territorio siano davvero fatte”. Quanto alla sospensione dei tributi, chiesta dall’associazione, Tursi ha accettato la moratoria, ma servono altri passaggi.
“Affronteremo anche questo argomento per andare oltre, perché, se le imprese non riescono a ripartire, è inutile far partire la moratoria a gennaio – dice ancora il presidente di Confesercenti – ma è comunque un piccolo passo. Ed è proprio per questo che noi abbiamo chiesto lo stato di calamità naturale, l’unico modo per avere la sospensione sui tributi nazionali”. Questa è una partita, poi c’è l’altra: il controllo e la manutenzione del territorio. “Le tasse le paghiamo, anche se troppe, per avere i servizi, ebbene, cominciamo a farli funzionare davvero questi servizi. A noi ora – conclude poi De Luise – non interessa il capro espiatorio, importa mettere un punto a capo e cominciare a lavorare”.
Tutte le informazioni utili su cosa fare per le imprese alluvionate, infine, vengono costantemente aggiornate a questo link.