Cronaca

Alluvione Genova, la Città Metropolitana fa i conti con l’insicurezza idrogeologica. Strade, edifici e scuole: quasi 10 milioni fotogallery

Genova. Da una parte la conta dei danni, dall’altra l’inchiesta della magistratura che va avanti sul doppio filone: omicidio colposo e disastro colposo. A distanza di una settimana Genova prova a rialzarsi, tirando le somme e le urgenze, soprattutto per quanto riguarda la viabilità cittadina. Due milioni e mezzo per interventi urgentissimi e 7 milioni di somma urgenza, il dato emerso a Palazzo Doria Spinola alla prima riunione del consiglio metropolitano della città di Genova, ma la quantificazione è ancora in corso.

Sono infatti ancora chiuse 7 le strade metropolitane, secondo quanto riferito in aula dal segretario generale della Provincia Piero Araldo: la 3 di Crocetta d’Orero, la 15 del Brugneto, la 20 di San Marco d’Urri, la 21 di Orero, la 62 Franco Rolandi, la 85 di Verzi, la 226 della Valle Scrivia e la 586 della Val d’Aveto.

Meno gravi, ma numerosi i problemi alle strutture delle scuole superiori del territorio: l’Istituto Montale-Baliano in via Archimede ha dei problemi alla caldaia allagata, problemi sulle acque bianche e distacchi di intonaco al liceo Doria, infiltrazioni all’Istituto Firpo-Buonarroti, problemi all’istituto Majorana in via Allende, allagata la centrale termica all’Istituto Marco Polo di San Colombano Certenoli, problemi per la palestra del
liceo King a Genova Sturla.

L’alluvione ha colpito anche altri edifici provinciali: quello di via Cesarea, sede dei servizi per la formazione e il lavoro dove si sono allagati i fondi e non funziona l’ascensore e la Questura dove l’acqua ha invaso molti locali ai piani più bassi. Oltre agli interventi sulle strade e a
quelli nelle scuole la Provincia ha svolto finora 52 sopralluoghi su tutto il territorio, perimetrando le zone colpite dagli eventi
alluvionali.

I risultati di queste attività, elaborati d’intesa con la Regione, potranno avere effetti anche su eventuali modifiche dei piani di bacino e per una più esatta delimitazione delle aree colpite, anche ai fini del riconoscimento dei risarcimenti dei danni.

“L’insicurezza idrogeologica è un rischio con cui la città metropolitana di Genova dovrà assolutamente fare i conti, – sottolinea il sindaco Doria – Ci riuniamo per la prima volta all’indomani dell’alluvione che ha colpito la città Genova e l’area metropolitana, di eventi alluvionali che hanno interessato tante zone dell’Italia, stamani in Valle Stura ho potuto verificare con mano i danni delle ultime piogge, a dimostrazione della compromissione e del deterioramento del nostro assetto idrogeologico”.

Sul fronte giudiziario intanto proseguono le acquisizioni di documenti negli uffici del Comune e della Protezione civile disposte dalla procura di Genova. La stessa procura indaga anche sulla frana caduta sui binari della Genova-Torino che ha causato lo sviamento di un
Frecciabianca, disponendo che la Asl genovese acquisisse i documenti sul cantiere del Terzo Valico sopra Fegino. Nei prossimi giorni potrebbe sentire, come persone informate dei fatti alcuni soggetti che gravitano attorno al cantiere.

Infine il fronte “romano”: mercoledì 29 ottobre anche il governatore Burlando e il sindaco Doria saranno auditi nella seduta congiunta delle CommissioniLavori Pubblici ed Ambiente del Senato “affinché le massime autorità istituzionali nazionali e locali relazionino con dati, notizie e quant’altro utile, per consentire un concreto approfondimento sui recenti e reiterati eventi alluvionali”.

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