Genova. Un foglio stretto tra le mani e il volto da cui trapela il dolore immenso di avere perso un padre in circostanze assurde mentre svolgeva un’attività umanitaria a cui teneva moltissimo. Così Diego Bozzo, figlio di Giorgio, il 70 enne genovese ucciso in Turchia nel corso di una rapina, si presenta ai cronisti davanti alla sua casa di via Buratella, nel quartiere genovese di Borgoratti, per rilasciare una breve dichiarazione.
“E’ stato un colpo durissimo – ha detto – vi chiederei di poter vivere questo immenso dolore con la maggiore serenità possibile. Vorrei ringraziare il ministero degli Esteri perché sono stati molto premurosi nei confronti di mia madre e delle altre persone che l’accompagnavano e che condividono con lei questa disgrazia. Voglio ringraziare inoltre le autorità turche per la professionalità e l’umanità dimostrata”.
E sul padre solo poche parole perché “il dolore è veramente profondo, era una persona che sapeva davvero farsi volere bene dalla gente”. “Era un padre veramente premuroso – ha concluso – una persona davvero speciale. Vorrei poter dire un giorno di essere stato un padre come lui”.