Paraggi. Andrea Roy Miroli, figlio del famoso ristoratore di Portofino Luigi “Puny”, è indagato per omicidio colposo con l’aggravante della guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope quali cannabis e metadone per l’incidente avvenuto a Paraggi il 9 marzo scorso, in cui perse la vita il vigile urbano Stefano La Rizza, di 31 anni. E’ la conclusione dell’indagine del pm Stefano Puppo.
L’incidente avvenne lungo la strada che da Santa Margherita Ligure conduce a Portofino. Secondo il pm l’indagato, a causa del suo stato di alterazione psico-fisica dovuto all’uso di cannabis e metadone (rilevato sul sangue prelevato circa due ore dopo l’incidente), e della velocità con cui procedeva alla guida della sua auto, superiore a 90 chilometri orari (il limite in quel tratto di strada era di 50 chilometri) nell’affrontare una doppia curva, invase l’opposta corsia di marcia scontrandosi frontalmente con il motociclo condotto da La Rizza, che morì sul colpo.
Dalle analisi chimico tossicologiche effettuate sul sangue di Miroli era risultato che aveva fatto uso di cannabis nelle sei ore precedenti il prelievo. Il giovane, difeso dagli avvocati Andrea Vernazza e Giovanni Roffo, era stato arrestato e aveva riferito che quel giorno non aveva assunto stupefacenti, mentre il giorno prima aveva assunto cocaina ed eroina e anche metadone e benzodiazepine, questi ultimi due prescritti dal Sert.